Sab. Nov 23rd, 2024

biarritz 1961Biarritz 1961: un abbraccio di cashmere

Quando si dice “vivere tante vite” possiamo tranquillamente riferirci a Nini Arbib. Viene da Tripoli, famiglia italiana la sua ma con origini che toccano tante parti del mondo. E per il mondo ha girato. Si è inventato tanti modi di essere imprenditore: ristoratore, albergatore, arredatore, scopritore di marchi adatti al franchising. E ora proprietario (con altri amici) di una boutique del cashmere in via di Campo Marzio. Abbigliamento e casa di nobili trame.
Quest’ultima avventura nasce qualche tempo fa a Shangai dove, citando Paoli, 4 amici al bar, decidono di importare direttamente dalla Mongolia la pregiata fibra che tutti vogliono indossare. Circa un mese fa apre il nuovo monomarca. Arredamento accogliente e pensato per valorizzare i capi esposti. E il nome scelto, Biarritz 1961 è, comunque lo si voglia analizzare, sinonimo di eccellenza. Che sia il mitico modello con “pinne” della Cadillac, che siano le spiagge per vacanze al top, che siano i venti e le onde fra le più amate dai surfisti del mondo, resta intatto il fascino evocato

Biarritz 1961 Cashmere è un brand nato da molto tempo, i suoi fondatori hanno fatto del cashmere, pregiato e soffice la loro passione, il loro traguardo fatto di esperienze e successi, di scoperte e di manufatti strabilianti, di moda e di fascino, emozioni e sentimenti mixati ai colori e alla morbida consistenza del cashmere; viva e entusiasmante; ma vogliamo raccontarvi la storia di questo brand con le sue stesse parole…

“Eravamo quattro amici al bar, ed il bar in questione era il “Bar Rouge” di Shangai. Sulla sua terrazza affacciata sul fiume color di giada, brindavamo al nuovo anno cinese nel segno del Dragone. Lo Skyline con i suoi maestosi grattacieli si rifletteva sulle acque lente del fiume, rimandandoci i giochi di luce delle sue luminare multicolori. Una girandola festosa e interminabile di fuochi d’artificio e le centinaia di palloni rossi di carta di riso liberati nel cielo, ci fecero immediatamente capire, che quello era un posto dove i sogni si possono materializzare. E noi volevamo sognare!!!

Da quelle emozionanti atmosfere partì l’idea di condividere con altri il nostro sogno. Il Cashmere con le sue calde e avvolgenti sensazioni, sarebbe stato, da lì in poi, il nostro viatico, il nostro passaporto globale nel mondo della Moda.

Da Shangai alla Mongolia il salto fu breve. I grattacieli si sostituirono alle sconfinate praterie e le luci e i rumori della città lasciarono il posto ad un silenzio e ad una pace emozionanti. La gente, sempre cordiale e sorridente, ci accolse nei suoi sgargianti vestiti, sotto le loro tende da pastori e tra migliaia di candide e preziosissime caprette al pascolo . L’abilità dei tessitori e dei tintori mongoli nel miscelare sapientemente i colori come in una tavolozza, fece il resto. I viola, i rossi, i gialli, i verdi e poi ancora il nero con gli arancioni e l’indaco, si fondevano coi colori naturali della terra e delle lane pregiate del Cashmere.

Noi quattro che nel mondo della Moda eravamo cresciuti, avvertimmo subito il fascino di un mondo artigianale così lontano e antico, che bisognava preservare e rispettare ma anche far conoscere. Nacquero così le prime Collezioni da uomo e da donna con il brand “BIARRITZ 1961”, in onore della località in cui la Regina della Moda di tutti i tempi, Cocò Chanel, agli inizi del secolo scorso, inaugurò con successo la sua seconda Boutique dopo quella di Parigi in rue Cambon.

“1961”, l’anno in cui nostri quattro amici si incontrarono per la prima vota sui banchi di scuola, tanto tempo prima. Poi fu il sogno che si avverava. Arrivarono i primi ordini, i primi clienti, entusiasti del nostro lavoro e del nostro concetto commerciale, fatto di una sapiente miscela di filati d alta qualità, un innato gusto ed una estrema attenzione ai prezzi e alle tendenze moda.

Il nostro sogno ora è coronato e lo abbiamo finalmente condiviso anche con il nostro Cliente finale, per il quale abbiamo coniato lo slogan: “Chi dice che il lusso debba essere necessariamente costoso?”. Un fragoroso Grazie, a tutti coloro che con noi stanno condividendo tutto questo..un caldo, morbido e avvolgente abbraccio.”

Biarritz 1961 – via di Campo Marzio 61 ROma

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Di Margiov