Storia eccezionale quella di Cristina Fogarolli, nata nel 1981 a Sopramonte, nel Trentino, ma da quattro anni a Malmo, in Svezia. A farla trasmigrare e’ stato in parte l’amore per il compagno Sebastian Ryberg, originario della Svezia, cui ha dato una bimba di 5 mesi; ma in parte, aggiunge lei, la ”passione per il chicco di caffe’, trasformato in espresso sotto il segno della qualita”’.
Cristina Fogarolli e’ l’unica trentina, ed anche l’unica donna, ad essere arrivata alle finali per la qualificazione ai Campionati italiani organizzati dalla Federazione Baristi, che si terranno a marzo in Toscana. Per questa manifestazione l’Expo Riva Hotel ha ospitato le preselezioni: da 13 concorrenti delle semifinali, ai 6 della finale di ieri, con 4 giudici sensoriali e 3 tecnici da conquistare, servendo espresso, cappuccini e una ricetta personalizzata per la quale il gusto predominante deve essere quello del caffe’.
Purtroppo niente finali in Toscana, ma un ottimo quinto posto e una grande soddisfazione per la barista-imprenditrice-mamma, grazie alla ricetta speciale dell”’Oro Fogarolli”. Ma Cristina un merito ce l’ha gia’, quello di aver esportato il buon espresso italiano all’estero. Quattro anni fa, con il suo compagno Sebastian Ryberg, Cristina ha deciso di lasciare Sopramonte e il Trentino per approdare nei pressi di Malmo, nel sud della penisola scandinava. La’ i due sono diventati imprenditori.
l’azienda Fogarolli in Svezia e’ una realta’ consolidata che da’ lavoro a 15 persone e si prepara ad aprire gli orizzonti al franchising. Dal 2009 la pregiata miscela Fogarolli e’ servita anche in Danimarca e in due locali trentini, lo Skibar Bondonero di Vason – locale dove Cristina e Sebastian lavoravano prima di trasferirsi – e al Pra’ del Boter di Candriai. Un particolare: Cristina Fogarolli non ha aperto dei bar, ma ha portato il caffe’ negli eventi.
Sette Ape Piaggio e una Fiat 500 rossa del ’67, equipaggiate con tutto il necessario per offrire un servizio bar, girano per i maggiori festival e manifestazioni svedesi, portando la qualita’ del caffe’ espresso. Non manca chi si esalta alla vicenda ed esclama ”quasi un’ode all’italianita”’. E lei spiega con pacatezza ”Vogliamo puntare sulla qualita’, piu’ che sulla quantita’, attraverso la formazione del personale e la cura del dettaglio. Anche la schiuma del cappuccino, per esempio, va curata: latte freschissimo e una particolare densita’ studiata”.
Ed aggiunge: ”Il caffe’ Fogarolli e’ preparato con chicchi provenienti da agricoltura biologica ed equosolidale, una miscela 100% arabica dall’aroma fruttato e leggermente dolce. Curiamo gli imballaggi, e per compensare le emissioni di anidride carbonica che produciamo, diamo un contributo per la riforestazione in Costarica. In Svezia questi temi sono molto sentiti”. In Svezia la moda del caffe’ espresso e’ in espansione, spiega Cristina: ”lo si trova solo in pochi bar del centro. In periferia o non c’e’ o e’ fatto male, per questo noi cerchiamo di portarlo dove di solito non arriva”. E quello che porta Cristina sa di italiano e contribuisce all’immagine della nostra gente.
da libero-news