Farmaci per posta: Farexpress attacca Federfarma
L’intervento adottato da Federfarma in merito alla vicenda dei farmaci per posta, servizio ampiamente discusso per tutta una serie di motivi inerenti la sicurezza del paziente, non è piaciuto a FarExpress il cui presidente nazionale, ovvero Alessandro Basso, ha voluto rispondere punto per punto, in quella che rappresenta un’ampia disamina delle critiche mossa al proprio franchising, illustrando nel dettaglio il funzionamento del sistema dalla consegna alla raccolta dei consensi, in particolare in merito alla possibilità di scegliere la farmacia d’acquisto farmaci, svelando come siano garantite sicurezza e trasparenza.
“Tra i principi fondamentali della nostra attività c’è la delega obbligatoria, qualora la persona che riceve il farmaco sia diversa dall’intestatario dell’autorizzazione, in più per quel che riguarda l’aspetto della libera scelta, sul contratto l’utente deve dichiarare quale sia la farmacia presso la quale ritirare il farmaco, indicandone anche più di una eventualmente. Venisse meno questa dichiarazione il servizio non viene effettuato“, ha specificato inerentemente l’acquisto in farmacia, punto sul quale Federfarma aveva fortemente dibattuto nel proprio attacco a FarExpress con tanto di valutazione legale affidata all’avvocato Stefano Ribolzi per la verifica delle congruità normative per lo svolgimento del servizio di farmaci per posta, sul quale il presidente dell’attività ha voluto precisare come sia tutto in regola andando a coprire un meccanismo che neppure i farmacisti potrebbero offrire poiché :”il farmacista è impossibilitato per legge a ritirare la ricetta dal medico di famiglia“.
Nonostante l’attacco subito da Federfarma il presidente di FarExpress resta convinto della possibilità di avviare una partnership per fornire ai cittadini un servizio efficiente e qualitativo, garantendo sulla salute e consentendo al proprio franchising, oltre che alle farmacie, di crescere in un sistema sinergico dove la possibilità d’integrare offerte simili rappresenta una boccata d’aria per il mercato: “Nell’ottica della crisi le sinergie possono essere di beneficio a tutti gli attori coinvolti. Noi non siamo farmacisti ne vogliamo sostituirci ma offriamo un servizio che, contrariamente a quello che teme Federfarma, potrebbe rimettere la farmacia al centro della vita quotidiana dell’utente, che viene fidelizzato con la possibilità di attivare una serie di ulteriori servizi di welfare“.
Lentano Ciro da quellichelafarmacia.com
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