Ven. Nov 22nd, 2024

america graffiti franchisingAmerica Graffiti, il franchising rockabilly che macina utili

Rock’n’Roll, quello vero di Buddy Holly, Elvis Presley, Bill Haley e Jerry Lee Lewis. Macchine americane, di quelle vere, Mustang e Chevy d’annata. Basettoni e banane, capelli cotonati e gonne con la ruota. America Graffiti è sì un franchising di ristornati e fast food capace di partire da Forlì e in 5 anni conquistare mezza Italia, ma soprattutto è una way of life a cavallo tra nostalgia e avanguardia.

“L’idea è nata da me e mia moglie Cinzia –  spiega Riccardo La Corte, presidente e ideatore del brand – che avevamo in comune la passione per la cucina e per la cultura americana degli anni ’50. Così nel 2008 abbiamo aperto il nostro primo locale a Forlì”. Da lì, dalla provincia romagnola famosa al mondo per la piadina con lo squacquerone, è iniziato un successo che oggi, dati alla mano ha pochi rivali lungo tutto lo stivale. Ventiquattro locali, tra diner e fast food, che danno lavoro a circa 400 persone e fatturano mediamente 1 milione di euro l’anno, battendo circa 100mila scontrini da importi medi di 14 euro, tutti in città di provincia che non arrivano al milione di abitanti.

“Se tutto va bene – spiega Fabio Lo Conte, direttore commerciale e socio del franchising America Graffiti – entro la fine del 2014 arriveremo a 40 locali. Nel primo semestre di quest’anno, comunque, abbiamo già previsto l’apertura di 8 nuovi ristoranti e le richieste di aderire al nostro franchising sono in continua crescita”. Del resto non sono molti i ristoratori che a fine anno possono scrivere sui libri contabili un milione di fatturato. “Nel 2012, vista la crescita delle richieste di aprire un America Graffiti – riprende Fabio – abbiamo dato vita a un franchising attraverso il quale affianchiamo le società che decidono di creare un locale col nostro marchio, dal momento della scelta della location fino all’inaugurazione”.

L’arredamento in stile, la musica (rigorosamente anni ’50), le serate a tema, e il cibo di buona qualità con possibilità di scelta tra menu a base di hamburger o tex mex o ancora di carne “tradizionale”, fanno di America Graffiti un marchio inimitabile, lontano anni luce dai classici fast food ma anche dalle steak house.

“Tra i prossimi obiettivi – conclude Stefano Landi, il terzo socio del franchising che si occupa dello sviluppo commerciale e che con Riccardo Lo Conte condivide la passione per lo stile rockabilly – ci sono anche delle aperture nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli o Firenze”. E se non sarà rock around the clock, di sicuro sarà diner around the clock .

di Deborah Dirani da ilsole24ore.com

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Di Margiov