Il franchising sbanca nell’editoria notizie plus e salute plus


Nuove opportunità lavorative per giornalisti di carta stampata in Italia. Per provare a dare una scossa al settore si punta sul franchising. È questa l’idea lanciata a Venezia dal progetto del mensile Notizie Plus e del trimestrale Salute Plus: per aprire una versione locale del giornale servono sette giornalisti professionisti o pubblicisti iscritti all’albo della provincia, un vicedirettore ogni cinque testate, più grafici e segretarie.

la notiziaUna buona notizia per l’editoria italiana, ma chi può richiedere di aprire una versione locale? La testata in franchising può essere aperta sia da un imprenditore che da un gruppo di giornalisti, la struttura principale di questo network sarà quella di Treviso e consentirà l’apertura dei suoi “fratellini” in tutta Italia. Questo modello prevede una sorta di “informazione a km 0”, ma non solo: più giornali nascono, più aumentano i posti di lavoro.

La redazione principale si occuperà delle pagine nazionali e internazionali (comuni a tutte le edizioni). Stesso discorso per la grafica, mentre le redazioni locali si occuperanno della cronaca del territorio e affiancheranno al mensile la comunicazione immediata del sito internet aggiornato ogni giorno. Non si tratta di una novità in senso assoluto per Notizie Plus, che negli ultimi anni ha già sperimentato con successo l’apertura delle redazioni di Venezia e Padova.

Ora però siamo vicini a quello che potrebbe rappresentare un importante salto di qualità. Il progetto, infatti, mira a creare nuovo lavoro nel campo giornalistico cartaceo in un momento estremamente delicato per il settore. Sono tanti i precari iscritti agli ordini regionali che non riescono a trovare i giusti spazi per la propria professione.

L’editore che ha avuto quest’idea è Luca Marton, titolare dell’agenzia di comunicazione To Be Plus di Treviso. Proprio Marton, attraverso le pagine di Italia Oggi, dichiara di sperare “che questo passo sia l’inizio di una piccola/grande rivoluzione della comunicazione”.

I giornalisti possono candidarsi direttamente mettendosi in contatto con To Be Plus Agency. Che sia rivoluzione o no, il progetto è stato accolto con favore dagli addetti ai lavori e Orazio Carrubba, direttore della scuola di giornalismo dell’ordine del Veneto Dino Buzzati, ha voluto sottolineare l’importanza di “un’iniziativa come questa che, finalmente, offre opportunità. La comunicazione web è importante, ma è ora che la carta torni a far sentire la sua voce”.

da editoria.tv

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