Roberto Cavalli apre a Teheran nell’Iran del dopo embargo.
Apre a Teheran la prima boutique dell’alta moda italiana firmata Roberto Cavalli. L’annuncio dell’apertura di una boutique in Iran è stato dato venerdì 19 febbraio da parte della casa di moda italiana Roberto Cavalli. La decisione segue all’immediata revoca dell’embargo cui era sottoposta la repubblica islamica dell’Iran.
La notizia è confermata dall’ amministratore delegato della maison “Roberto Cavalli”, Renato Semerariaffermando: “Pensiamo che l’Iran sia destinato a diventare un mercato molto interessante per i prodotti di lusso”.
Già da prima dell’apertura gli iraniani erano incuriositi dalle vetrine in allestimento, dalle luci ai colori dei marmi in questa struttura su due piani al numero 1 di Alef Nord Street a Zaferaniyeh, uno dei quartieri più eleganti e ricchi della capitale iraniana.
Abiti da sera, eleganti, seducenti, calzature con tacchi a spillo, tutto questo in una cornice davvero lussuosa ha fatto stropicciare gli occhi alle signore della Teheran bene. Qui vive una fetta di popolazione giovane, colta desiderosa di gustare la “gioia di vivere” almeno all’interno delle proprie case.
Partita due anni fa questa iniziativa ad opera di un imprenditore iraniano Medhi Firouzan presidente della Kelide Talaei con Abbas Firouzan e a un terzo socio han pensato di chiedere il franchising dei marchi e lusso made in Italy, in un momento in cui il paese era ancora sotto embargo internazionale con l’intento di trasformare Alef Street nella Via Montenapoleone di Teheran. Di fatti la prima bandierina piantata dall’Italia alla fine delle sanzioni economiche avviene proprio in uno dei suoi settori di eccellenza nel mondo. Tra un mese, accanto alla boutique Cavalli sarà inaugurata quella di Versace. Gli imprenditori fanno sapere che hanno chiesto anche ad altri stilisti italiani ed europei di aprire loro negozi quali Ferragamo e Armani ad esempio.
Finora nella repubblica islamica i capi si potevano acquistare solo in alcuni negozi ma con una scelta molto ridotta e col rischio che fossero contraffatti.
L’apertura della boutique Roberto Cavalli segna l’inizio di una nuova stagione per questo paese come si augurano gli imprenditori pionieri che hanno portato l’eccellenza italiana nella capitale iraniana e a cui seguirà a breve ilbrand Versace accanto a quello di Cavalli.
In Iran c’è voglia, di cambiare passo, è un paese giovane e molto colto e i prezzi non spaventano nonostante una giacca possa costare diverse migliaia di euro o addirittura nella pecunia locale milioni di rial.
Gli stilisti italiani che sembrano non sbagliare mai un colpo, hanno creduto in questa realtà giovane e dinamica assetata di cultura e in certe fasce benestante.
Angela Garofalo da magazinepragma.com
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