Ven. Nov 22nd, 2024

Il sole splende sull’happy pub
La musica, i drink alla frutta e l’allegria del popolo di Jamaica hanno ispirato una catena in franchising che conta su quindici locali a tema in Italia, più uno in Lussemburgo. Nuove aperture in programma

Palme, spiagge, simpatia, tanta musica e gioia di vivere, per tanti un concentrato ideale di pace, amore e libertà. Sono queste le caratteristiche principali di Jamaica, grande isola al centro del Mar dei Caraibi, dove l’estate dura tutto l’anno. A riportare in Italia uno scampolo di questa realtà è stato un gruppo di amici che nel 1997 ha dato vita al primo Jamaica Happy Pub in provincia di Brescia. L’originalità della proposta, insieme all’allestimento del locale e all’offerta drink&food, ne ha decretato un tale successo che, a partire dal 1999, il locale ha fatto da modello per una catena di locali in tema con la formula dell’affiliazione commerciale (franchising). «Il format a cui si ispira il Jamaica Happy Pub è essenzialmente un cocktail bar – precisa Franco Toscano, responsabile sviluppo del progetto – in cui tutto è stato reinventato, testato e reso replicabile per ogni nostro affiliato. Il nostro obiettivo è far passare ai clienti del locale una serata divertente e molto speciale. Tanto che, molti dei nostri affiliati, sono stati prima clienti di un Jamaica Happy Pub». A oggi, sono una quindicina i locali in attività. In Italia: Alessandria, Villanova di Castenaso (Bo), Cazzago San Martino (Bs), Bollengo (To), Parma, Piacenza, Pianezza (To), Treviglio (Bg), Varese Masnago, Verona, Vicenza; in apertura Cagliari, Aprilia (Lt), Ascoli Satriano (Fg) e Sanfrè (Cn). Oltre a un locale già attivo a Lussemburgo (2007), lo sviluppo all’estero prevede aperture in Francia, Romania, Cipro, Slovenia, Spagna, Germania.

Una formula che piace sempre
L’arredamento è quello molto informale tipico dei locali da spiaggia caraibici come i chiringuito, con tavoli e sedute ricavate da materiali di fortuna come assi e casse di legno, debitamente recuperati e verniciati in colori accesi (rosso, ma anche giallo, verde e nero come quelli della bandiera jamaicana). Non mancano angoli particolari con tanto di copertura in paglia e bamboo, giochi d’acqua, scialuppe, tavole da surf e vere piante tropicali come le palme. Sul lungo bancone di servizio trovano spazio le numerose vaschette della frutta fresca esotica già pulita e tagliata in attesa di essere composta nei ricchi cocktail tropicali, i veri protagonisti della proposta Jamaica Happy Pub (80% del fatturato). «Per coppie e gruppi di amici – interviene Andrea Ferrari che con Andrea Simoncelli gestisce il Jamaica di Verona – proponiamo il jammin pot, un vero e proprio rito che impiega una pentola in terracotta (da mezzo litro a tre litri) in cui serviamo i nostri cocktail tropicali mangiaebevi, ricchi di frutta fresca in pezzi, a richiesta corretti con rum (7 euro a persona). Vanno servite in mezzo al tavolo da cui, tramite lunghe cannucce, ogni convitato aspira la propria razione». In alternativa i cocktail possono essere serviti nel big bamboo, sorta di grande calumet in terracotta da cui una coppia può aspirare il contenuto (50 cl circa) come cioccolata calda o cocktail di frutta, più o meno alcolici (10 euro). Particolarmente spettacolare è poi il cocktail narançito, composto da un’arancia tagliata a metà posta su un tumbler, scavata, quindi riempita di triple sec che va fiammeggiato (4 euro). Per gli amanti degli alcolici possono essere serviti stecche di 3 chupito (4 euro) riempiti di rum diversamente aromatizzati: cioccolato, miele, peperoncino, cannella, aloe, fico d’india, cannabis (ma sono solo erbe varie). Particolarmente ricca l’offerta food con piatti di nachos con formaggio, pomodori, jalapeños e formaggio fuso (7 euro), insalate mix di frutta esotica (10 euro), ragga chili con tortillas ripiene di chili con carne e formaggio (7 euro). Tra le caratteristiche del Jamaica Happy Pub, c’è infine la disponibilità di vari prodotti a marchio come la gamma di rum Hijo de Puta (invecchiati e aromatizzati), l’energy drink in lattina 25 cl e le polpe concentrate di frutta nelle speed bottle. Ultima, ma non certo per importanza, la colonna sonora. In ogni locale è prevista una postazione dj più un palco per gli spettacoli live. Musica jamaicana prima di tutto, dal reggae allo ska, ma non manca spazio per altri ritmi sudamericani.

Per aprire un Jamaica
L’originalità del format Jamaica Happy Pub permette di selezionare location anche al di fuori dei centri commerciali, permettendo così all’affiliato di non dover affrontare per forza affitti gravosi. Queste le caratteristiche principali richieste per l’apertura: una superficie di 250-350 mq su livello unico fronte strada, ampia possibilità di parcheggio, lontananza da centri residenziali preferibilmente su grandi strade ad alta percorrenza, locale commerciale con licenza per somministrazione di alcolici. Per l’apertura di un nuovo locale, l’affiliato deve prevedere un investimento di circa 130mila euro, con un costo di 350 euro al mq, con un diritto d’entrata (fee) di 20mila euro e il riconoscimento di una percentuale annua del 3% sugli incassi. Il contratto di affiliazione è di sei anni, estensibile ad altri sei. In cambio all’affiliato viene fornita l’esclusiva di zona, l’utilizzo del marchio, la formazione del personale, l’affiancamento di due addetti specializzati per il primo mese di apertura. Grazie all’esperienza maturata nel settore dalla società franchisor, l’affiliato può aspettarsi di realizzare un fatturato medio annuo a partire da 250mila euro (i locali più frequentati arrivano già a 400mila euro), con un margine operativo lordo del 20-25%.

Rodolfo Guarnieri dal sole24ore.com

Di Margiov