Quattro nuovi monomarca entro il 2009 e un restyling completo dell’immagine del bracciale Composable, che rimane il core business di Nomination.
Con un fatturato di gruppo stabile a 40 milioni, mentre quello della casa madre italiana è passato da 36,5 a quasi 38 milioni, l’azienda di gioielli nata nel 1987 a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, non ha sentito la crisi. Anzi, si prepara ad affrontare l’anno con un ritmo sostenuto di nuove collezioni, investimenti ed espansioni commerciali. Prossima tappa, Pechino.
«Tra un mese inaugureremo in franchising il primo flagship store in Cina, all’interno del Seasons Place shopping mall» annuncia Antonio Gensini, 40 anni, amministratore delegato e figlio di Paolo, che a metà degli anni Ottanta, prendendo spunto dal cinturino in acciaio di un orologio, inventò un monile a maglie componibili, personalizzabili con tessere dai simboli più svariati in smalto, oro, argento o pietre preziose.
Sempre in franchising, entro la fine dell’anno, il marchio fiorentino porterà i suoi gioielli anche in Bulgaria, a Varna, e in Ucraina, a Zaporoje. «L’Est Europa e l’Asia costituiscono mercati molto interessanti in cui la richiesta del nostro brand sta diventando sempre più forte» afferma Gensini. «Per il momento il nostro mercato principale resta l’Italia, dove realizziamo il 37% del fatturato. Seguono Germania, Austria, Inghilterra e Scandinavia».
Nuove aperture. Contemporaneamente l’azienda porta avanti un piano di nuove aperture anche in città «strategiche». È il caso di Londra, dove Nomination ha aperto il primo monomarca della Gran Bretagna (Paese in cui è cresciuta del 60% in un anno) all’interno del più grande centro commerciale d’Europa, il Westfield London.
Invece Venezia, a giugno, vedrà l’inaugurazione del negozio in San Marco 4609 (terzo monomarca italiano di proprietà, dopo Firenze e Milano).
Saliranno così a quota 45 i flagship store e le «isole» all’interno di grandi centri commerciali. Alcuni diretti (New York, Città del Messico, Tokyo e Yokoama), il resto è in franchising. Mentre i punti vendita multibrand arrivano a 5 mila nel mondo.
La vera sfida del 2009 riguarda però l’immagine. «In venti anni siamo cresciuti molto e ci siamo affermati, abbiamo sconfitto il problema delle contraffazioni, adesso è arrivato il momento di metterci un vestito più elegante, più prezioso» dice Gensini. Dal packaging al design dei gioielli, passando per il modo di fare comunicazione e marketing, Nomination rinnoverà completamente il look.
«Investiremo 3 milioni in un anno» precisa l’a.d. «Ma continueremo a fare tutto con le nostre risorse interne». Nomination, infatti, rimane un’azienda familiare. I nuovi modelli vengono studiati da un team di creativi guidati da Alessandro Gensini, il fratello minore di Antonio, che si occupa anche del marketing. Al 100% made in Italy, anzi made in Florence, la produzione che si attesta sui 4 milioni di pezzi all’anno, di cui 3,2 milioni solo di Composable.