Sab. Nov 23rd, 2024

Mister Nutella apre la campagna acquisti e punta sull’inglese
Ferrero cambia pelle e mette fuori le unghie. La multinazionale di nutella gelatoAlba ha annunciato il lancio di un’Opa sull’azienda britannica produttrice di cioccolato Thorntons. L’operazione valorizza il gruppo britannico 111,9 milioni di sterline, pari a circa 157,6 milioni di euro. L’offerta, sarà interamente cash al prezzo di 145 pence per azione e consentirà a Ferrero di espandere la sua presenza sul mercato della Gran Bretagna.
Ferrero è sempre cresciuta per linee interne e non ha mai realizzato acquisizioni e tanto meno lanciato Opa. Soltanto l’anno scorso acquisì la turca Oltan, big mondiale nella produzione delle nocciole (fondamentale come le fave di cacao) con un fatturato di circa 500 milioni di dollari. Mentre solo 5 anni fa, con il patriarca Michele Ferrero vivente, rinunciò a lanciare una contro Opa sull’inglese Cadbury che, alla fine, si assicurò Kraft con una maxi offerta di 11 miliardi di euro.

Thorntons non ha certo il peso di Cadbury, ma consente di entrare pesantemente nel terzo mercato mondiale del cioccolato (dopo Cina e Usa) e soprattutto segna un cambio di strategia, peraltro annunciata dall’ad Giovanni Ferrero lo scorso 4 maggio a Expo. Disse: «In passato la crescita è stata solo affidata alla crescita organica. Ogni generazione deve esplorare nuove frontiere e possibilmente portarsi oltre le colonne di Ercole». Ieri, presentando l’operazione, Mister Nutella ha sottolineato, in una nota, come «nel 2014 abbiamo conseguito il nostro migliore risultato di sempre in Gran Bretagna e questo ci ha dato fiducia sul fatto che fosse il momento giusto per ampliare le nostre radici in questo importante mercato». Poi ha proseguito: «Questa operazione riunisce due aziende altamente complementari, ma ancora più importante, unisce due aziende che condividono la stessa passione per i marchi che crescono» e, non meno importante, la tradizione familiare da cui provengono entrambe anche se Thorntons ha poi scelto la quotazione nel 1988.

Un punto di forza della società britannica è quella di contare su una rete commerciale diretta e in franchising, ma con bassa redditività. Ora però Ferrero dovrà rilanciarla. Infatti negli ultimi anni, scrive Lamine Lahouasnia di Euromonitor International, Thorntons «ha avviato un processo di chiusure selettive dei negozi non profittevoli, dedicandosi a sviluppare i rapporti con la grande distribuzione. Ci sono stati alcuni profit warning, specie dopo che due dei principali clienti hanno tagliato gli ordini».
Thorntons ha chiuso l’ultimo bilancio, al 28 giugno 2014, con 222,4 milioni di sterline di fatturato e un utile operativo di 8,6 milioni. Il gruppo conta oggi 242 negozi e caffè nel Regno Unito e in Irlanda oltre a 158 outlet in franchising e impiega 3.500 dipendenti. Ferrero ha già raggiunto l’accordo per rilevare il 34,36% del capitale e ha ricevuto parere favorevole all’operazione da parte del board del gruppo britannico. L’obiettivo dell’Opa è arrivare al delisting della società. Ieri il titolo Thorntons scambiava a Londra in rialzo del 41,9% a 144 pence, avvicinandosi al prezzo dell’Opa.
La lussemburghese Ferrero International, holding del gruppo Ferrero, ha realizzato nel 2014 (chiusura al 31 agosto) ricavi consolidati per 8,41 miliardi di euro, in crescita del 3,9%, e un utile ante imposte di 907 milioni, +14,2%. In un triennio l’azienda ha aumentato il fatturato di 1,2 miliardi. Nella sua (rara) ultima uscita a Expo, Mister Nutella aveva sottolineato che «da due mesi siamo saliti sul podio dei produttori mondiali di cioccolato, siamo terzi, è un fiore all’occhiello per l’Italia». Il leader mondiale del cioccolato è Mondelez (ex Kraft), seguito dall’inglese Mars e quindi da Ferrero, prima di Nestlé.

da ilsole24ore.com

[contact-form-7 id=”6252″ title=”Blog Franchising 2″]

Di Margiov