L’albero dei valori del nuovo corso di MamaNoél ha tre rami fondamentali: sicurezza, famiglia e sobrietà. Ci tiene Luigi Amedeo Antinori, presidente del gruppo che ha rilevato il marchio e di cui fanno parte anche i marchi Capocubo e Graziella, a ribadire questo concetto.
«Il mondo MamaNoél – ribadisce il manager – è fondato su valori solidi come la sicurezza grazie alla qualità dei tessuti e dei materiali utilizzati per la realizzazione dei prodotti, la sobrietà, la concretezza, la praticità, il comfort, la funzionalità e la famiglia che è intesa come un caloroso nido nel quale rifugiarsi». Per comprendere al meglio questi concetti bisogna ripercorrere la storia di un marchio che raggiunse l’apice in pochissimi anni e che, per scelte avventate del management di allora, altrettanto rapidamente ebbe un declino fino al fallimento dell’azienda.
«Ho conosciuto MamaNoél negli anni ‘80 in veste di fornitore – sottolinea Antinori – ed è stato amore a prima vista. È stupefacente come questo marchio abbia mantenuto intatto il suo fascino ed elevatissima la sua popolarità. Allora credevo molto nel suo successo (più di 150 negozi in franchising e oltre 1300 articoli ndr) e ci credo ancora di più ora che lo abbiamo rilevato per rilanciarlo ai vertici delle classifiche dei gusti delle consumatrici». Quando il marchio venne messo in vendita, circa due anni fa, Luigi Amedeo Antinori e Roberto Ciccioli, un vita nel commerciale e nel marketing nel settore abbigliamento unirono le loro forze per rilevarlo.
Oggi, alle 16 a Firenze in via Santo Spirito, verrà presentato l’intero progetto. «Quello che vogliamo creare – continua Antinori – è un mondo di MamaNoél. Lavoreremo con dei licenziatari per dare vita a una collezione premaman, una di abbigliamento bambino da 0 a otto anni oltre che una linea di puericultura sia pesante (mobili per la cameretta, passeggini e carrozzine) sia leggera (biberon, ciuccetti)».
Quindi un ampliamento rispetto al passato per fornire un total-look per gestante e bambino, dall’abbigliamento alle carrozzine fino alle camerette e creare così un “valore aggiunto” indispensabile per instaurare un rapporto di assoluta complicità e fiducia con il marchio. «Il progetto industriale – sottolinea Antinori – prevede la ricerca di licenziatari con cui condividere la filosofia di brand. Ai licenziatari garantiremo una ricerca costante di elementi innovativi che siano coerenti con i valori base di MamaNoél: mi riferisco, in particolare, ai materiali, al rispetto per l’ambiente e a soluzioni studiate per la semplicità d’uso del prodotto.
Favoriremo, inoltre, le sinergie tra licenziatari anche al di là del supporto in comunicazione e pubblicità, aprendo “tavoli di lavoro” utili a un confronto costante su scelte stilistiche, strategiche e commerciali».
Tutti i prodotti saranno disegnati dall’ufficio stile per dare una soluzione di continuità che ben si sposi con il posizionamento nella fascia alta del mercato di riferimento. «Non dimentichiamo – rincorre con la memoria Antinori – che da una ricerca fatta, nel 1988, quando il brand era al massimo della sua espansione, MamaNoél era il primo marchio nel settore bambino di alta gamma. Prima di intraprendere questa avventura abbiamo testato il mercato per capire come viene recepito il marchio oggi e sorprendentemente è ancora sinonimo di qualità».
A breve partirà la campagna marketing per rinnovare la presenza del marchio sul mercato dove i primi prodotti arriveranno già a partire dal prossimo anno. Infatti sono già a buon punto le trattative per le licenze del mondo abbigliamento a cui seguiranno quelle per le altre categorie merceologiche. La seconda fase del progetto industriale, una volta consolidato il brand presso i consumatori e nelle boutique, sarà l’apertura di negozi monomarca nelle piazze più importanti.
«Abbiamo ristrutturato – conclude Antinori – anche il marchio. Infatti al logo MamaNoèl viene aggiunto il payoff “un mondo d’amore”, scelto proprio per creare un mondo che sia un punto di riferimento per tutte le famiglie, per ogni singola necessità del bimbo, della mamma, della casa, del viaggio e di tutte le attuali esigenze di spostamento».
da LIBERO.IT