Tra i festeggiamenti italiani per il compleanno della Regina d’Inghilterra non poteva mancare un pezzo di ‘cuore napoletano’ , come recita lo slogan di ROSSOPOMODORO, che l’11 giugno, chiude le celebrazioni milanesi in onore di Elisabetta II e dei suoi gloriosi 83 anni, sponsorizzando l’evento organizzato dal Consolato Generale Britannico all’Acquario Civico.
In occasione del Queen’s Birthday Party milanese ROSSOPOMODORO farà assaggiare infatti a tutti gli invitati le sue specialità più gradite e che rappresentano simbolicamente l’Italia nel mondo, le mozzarelle di bufala campana DOP, accompagnate da saporitissimi pomodorini, e omaggerà i presenti con il tipico “Kit di sopravvivenza” del ‘napoletano verace’, una confezione contenente 500 gr di pasta trafilata al bronzo del pastificio Afeltra di Gragnano, presidio Slow Food; 400 gr di pomodori pelati di Sarno; uno spicchio d’aglio e 125 ml di olio extravergine di oliva ottenuto rigorosamente dalle olive minucciola di Sorrento. All’Acquario Civico di Milano a fare gli onori di casa sarà il Console Generale Britannico e Direttore Generale di UK Trade & Investment per l’Italia Dr Laurence Bristow-Smith. Per ROSSOPOMODORO interviene Roberto Imperatrice che con Franco Manna e Pippo Montella è ideatore del brand e manager dell’azienda. Inoltre, sarà presente una rappresentanza del fondo di private equity Quadrivio SGR che è nell’azionariato della holding VESEVO spa.
L’amicizia tra ROSSOPOMODORO e la Gran Bretagna viene da lontano.
Innanzitutto, l’insegna italiana più importante della ristorazione servita è presente a Londra con tre ristoranti pizzerie d successo, a Kensington Park, Fulham Road e Covent Garden; inoltre, nel gennaio 2008 ROSSOPOMODORO è stata insignita dai britannici del premio UK-Italy Business Awards per l’“Investitore dell’anno- Categoria Internationalisation Business Award’. “Il meglio della tradizione gastronomica partenopea per il palato e la salute”
ROSSOPOMODORO Gruppo SEBETO Italia srl, è il marchio italiano leader della ristorazione commerciale con servizio al tavolo, con locali in Italia, Inghilterra, Argentina, Islanda e Danimarca, Tokio. Napoletano di nascita (il primo locale è stato aperto nel capoluogo partenopeo, in corso Vittorio Emanuele), oggi questo brand rappresenta una realtà internazionale.
ROSSOPOMODORO è di proprietà di VESEVO spa, holding del gruppo che controlla SEBETO Italia srl che ha il compito di sviluppare i marchi.
Il complesso delle attività del gruppo si sviluppa fra locali a gestione diretta, in franchising e affitto d’azienda. I manager sono Franco Manna, Pippo Montella e Roberto Imperatrice, ideatori dei brand. Nell’azionariato di VESEVO è presente, inoltre, il fondo di private equity Quadrivio SGR.
Missione di ROSSOPOMODORO è riconvertire il classico modello di pizzeria napoletana.
Nell’ottobre 2007, ROSSOPOMODORO ha creato il brevetto Fornodoro, il più grande forno a legna tradizionale con 340 mattoni, a due bocche, e anche il più elegante perché è coperto di piastrelline d’oro. In un’ottica di responsabilità sociale, ROSSOPOMODORO è impegnata nella raccolta di fondi per i progetti umanitari AMREF, in Africa, attraverso la produzione di un ricettario distribuito nei ristoranti con offerta libera. L’insegna intende esportare in tutto il mondo la filosofia della qualità intesa come “Il meglio per il palato e la salute della tradizione gastronomica partenopea”. Leva del successo di ROSSOPOMODORO sono le materie prime, selezionatissime, e in molti casi anche prodotte in esclusiva per questa insegna o Presidi Slow Food, con l’intento di tutelare prodotti rari e a rischio di estinzione. Frutta e verdura sono sempre di stagione.
Altro valore aggiunto è la gestione dell’approvvigionamento degli ingredienti.
I prodotti provengono da una filiera artigianale da produttori amanti della loro terra che mettono il cuore nel mantenere inalterati gli antichi sapori partenopei.
Così su tutte le tavole del mondo sono assicurati la mozzarella verace, la pasta a lievitazione naturale del pastificio Afeltra (fatta a mano con una ricetta segreta), il pomodoro di Sarno della ditta Strianese, l’olio extravergine di Sorrento dell’Oleificio Gargiulo, la farina Caputo, il caffè Kimbo e perfino l’acqua della fonte campana Cannavante, trasportata a Londra in fusti appositamente per la pizza e il caffè, altrimenti i simboli della napoletanità là non potrebbero avere il sapore nostrano. Ricerca e Sviluppo e Ingegnerizzazione delle ricette garantiscono internazionalmente lo stesso livello di preparazione dei piatti, mentre un originale sistema informatico è a sostegno dei processi operativi, di controllo e di reporting per la qualità del servizio e il controllo gestionale e finanziario. Organizzazione, logistica e information technology permettono insomma di fruire del meglio del passato secondo le esigenze più evolute del presente. La formazione delle persone è garantita dalla Company University diretta dalla general manager Clelia Martino.
da INFORMAZIONE.IT