Gio. Mag 16th, 2024

rossopomodoroRossopomodoro tratta con le banche sul debito

rossopomodoroDopo una serie di ricapitalizzazioni, Rossopomodoro è ancora alle prese con la rinegoziazione del debito, Secondo quanto riferito da MF-Milano FInanza lo scorso 18 dicembre, Sebeto, la società che gestisce le catene di ristoranti a marchio Rossopomodoro, Anema&Cozze, Rossosapore e Ham, ha chiesto a Banca Imi un nuovo “stand still” sul debito (di poco superiore ai 22 milioni), dopo che la banca lo aveva già concesso lo scorso agosto (in seguito al mancato rispetto dei covenant sull’indebitamento finanziario).

Il gruppo controllato dal fondo Change Capital Partners (attraverso Venere Holding), affiancato dai soci fondatori Franco Manna, Giuseppe Montella e Roberto Imperatrice, attualmente conta 129 locali tra quelli in proprietà (27) e quelli in franchising (102) in Italia e nel resto d’Europa e negli Stati Uniti. L’anno scorso Sebeto ha fatturato 26,78 milioni con un margine operativo lordo di 3,83 milioni, un risultato operativo negativo per 4,59 milioni e una perdita netta di 8,93 milioni (rispetto a un rosso di 8,5 milioni del 2012). E alla fine del primo semestre 2014 la perdita della capogruppo Sebeto è stata di 1,72 milioni.

L’ulteriore proroga delle rate scadute del debito da ripagare sembra essere condizionata alla richiesta da parte della banca di un’iniezione di nuova finanza da parte degli azionisti di altri 3-5 milioni di euro. SI tratterebbe di un ennesimo nuovo impegno per il fondo e per i fondatori che nel corso degli ultimi due anni più volte hanno rinunciato a crediti maturati nei confronti della catene di pizzerie e anche nei mesi scorsi, come si legge nei documenti societari consultati da MF-Milano Finanza, «hanno sottoscritto un accordo per rafforzare ulteriormente la consistenza patrimoniale della società impegnandosi ad apportare nuova finanza per 3,59 milioni, a rinunciare al finanziamento soci residuo (6,3 milioni) oltre agli interessi maturati (2 milioni) e, infine, a ridurre per l’anno in corso, il compenso degli amministratori delegati per un importo complessivo di 405 mila».

In quest’ottica alcuni mesi fa gli azionisti hanno immesso nuova liquidità erogando un finanziamento infruttifero da tramutare in riserva in conto capitale di 1,48 milioni. Ma evidentemente anche queste risorse non si sono rivelate sufficienti. Il tutto a fronte di una revisione dell’offerta complessiva dei ristoranti in giro per l’Europa e a un incremento dei prezzi di vendita dei prodotti e quindi dello scontrino medio. L’obiettivo degli azionisti di Rosso Pomodoro è arrivare a generare un mol di 5,4-5,7 milioni nel 2015, 6,15-7 milioni nel 2017 e 6.85-10,94 milioni nel 2018.

dabebeez.it

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Di Margiov