Come aprire un asilo privato: adatto a chi ama i bambini
Come ogni altra attività, anche aprire un asilo è considerata un’attività imprenditoriale, e quindi bisogna reperire locali adatti, assumere personale specializzato, e attenersi a tute le regole per la sicurezza, perchè sui bambini non si può certo lucrare.
Aprire un asilo no è comunque un’impresa difficile, bastano solo piccoli accorgimenti.
Per aprire l’asilo, in primis ci vuole un titolo di studio adatto, tipo il diploma del liceo socio-psico.pedagogico, o tecnico dei servizi sociali, in alternative serve una laurea in pedagogia o un master per la formazione della prima infanzia.
Se non si possiedono titoli del genere, è possibile aprire comunque l’asilo assumendo come direttore un educatore professionale.
La laurea in psicologia non è ritenuto un titolo di studio valido per dirigere un asilo. Sono essenziali uno dei titoli sopra descritti.
L’asilo deve essere strutturato in maniera da poter tenere al suo interno dei bambini. Servono sale per il gioco, l’educazione, il riposo pomeridiano ecc. Occorre quindi attrezzare la struttura con lettini, coperte, materiale didattico e giochi.
La struttura deve poi essere principalmente sicura, per gli ospiti che vi sono all’interno.
Fino ad un tot di bimbi, l’asilo può essere aperto anche nella propria abitazione. Dopo l’apertura il comune manderà degli emissari per verificare che tutte le condizioni di sicurezza siano rispettate.
La domanda va presentata al comune attraverso lo Sportello attività produttive, dove verranno fornite tutte le informazioni necessarie per l’apertura dell’asilo.
All’inizio, per le grosse spese, sarebbe auspicabile lavorare con un marchio già collaudato, rivolgendovi così ad una società di franchising.