Aprire una lavanderia a gettoni
Un’idea per un nuovo lavoro è aprire una lavanderia a gettoni. Importantissima la scelta del luogo in cui aprirla e anche il marketing per promuoverla.
Vi sarà già capitato di passeggiare per la vostra città e notare questi luoghi in cui la gente porta le proprie cose da lavare e in tutta tranquillità si siede e legge un libro o un giornale, oppure esce e va al vicino bar a bersi un caffè, intanto i panni girano nelle grosse lavatrici che dopo poco ve li restituiranno belli puliti.
Si tratta delle modernissime lavanderie a gettoni, all’estero sono diffusissime, qui da noi stanno arrivando un pochino a rilento, ma si stanno affermando.
Pensate che ne esistano già alcune che da semplici lavanderie a gettoni, si sono trasformate in ospitali luoghi di incontro in cui sorseggiare un cocktail, bere un caffè, guardare un video proiettato da una mega tv al plasma, o ancora fare un pochino di cyclette giusto per mantenersi in linea!
Cosa bisogna fare per aprire una lavanderia a gettoni?
È necessario prima di tutto aprire una partita iva e iscriversi al registro delle imprese, non è necessario avere delle competenze specifiche o avere fatto degli studi di settore, mentre è assolutamente necessario investire moltissimo sulla promozione, insomma fare del marketing buono ed efficace, poiché in realtà più passa il tempo maggiore è la concorrenza in questo settore, appunto nuovo e interessante, soprattutto per chi ancora non ha un lavoro.
A proposito di marketing, per partire con il piede giusto è necessario scegliere strategicamente bene la posizione del negozio, meglio se vicino ad una stazione, a un luogo di passaggio di turismo, alle università, pensate infatti che gli studenti spesso si spostano dalla loro città per andare a studiare magari nelle megalopoli e lì si insediano in piccoli appartamenti, spesso senza una lavatrice!
Ma questi non saranno gli unici clienti, ad esempio quasi insospettabilmente, arrivano nelle lavanderie a gettone anche le casalinghe, perché si risparmiano un bel pò di soldini a lavare tende e piumoni, rispetto alle classiche tintorie, quasi il 50% di soldi. Le casalinghe in questo caso, essendo ben attente al risparmio, lo sanno bene e nel frattempo che il loro piumone gira nella lavatrice, vanno a fare le loro commissioni e la spesa, ottimizzando così i tempi.
Non è sempre necessario essere presenti in negozio, ma in realtà la presenza del titolare o di chi in qualche modo può fungere da assistente è sempre molto gradita, poiché permette al cliente, magari più inesperto, di avere la giusta attenzione e assistenza.
Gli optional gratuiti sono sempre molto graditi, ad esempio, una zona in cui offrire un comodo piano per piegare i panni una volta ritirati, oppure una piccola zona dove permettere, se necessario, di smacchiare gratuitamente prima del lavaggio, sono piccole attenzioni che però fidelizzano il cliente.
Mettere la musica, delle riviste da sfogliare, delle piante per rendere l’ambiente più elegante, un piccolo spazio con qualche gioco per i bambini, insomma tanti piccoli trucchi che colpisono positivamente i clienti.
Anche la scelta dei detersivi, se vi è ad esempio un occhio di riguardo per l’ambiente, con la scelta di prodotti ecologici, il cliente sicuramente apprezzerà di più.
Quanto costa aprire una lavanderia a gettoni?
Per un locale di circa 70 metri quadrati il costo si aggira sui 60.000 euro lordi, come investimento iniziale, ogni anno vi sono costi fissi dai 10.000 ai 15.000 euro per le utenze (luce, affitto ecc). Il tutto è ammortizzabile nel giro di due anni, e i veri guadagni ripagano abbastanza velocemente.
Esiste la possibilità offerta da diverse aziende di entrare nei circuiti del franchising come
da amando.it