Sab. Mag 4th, 2024

Oggi il tribunale fallimentare di New York deciderà sulle richieste di Chrysler di chiudere i rapporti con centinaia di concessionari, nell’ambito del suo programma di ristrutturazioni.

fiat_chryslerUna partita che potrebbe sollevare attriti soprattutto a livello politico, sia per la neo-alleata di Fiat sia per General Motors, per cui l’amministrazione Obama ha appena deciso di procedere nuovamente con il passaggio per i tribunali fallimentari, tramite il Chapter 11, una sorta di amministrazione controllata.

Per Chrysler il Chapter 11 è in corso ormai da un mese e ora affronta il contenzioso sui concessionari: la casa statunitense chiede di rescindere i contratti di franchising con 789 operatori di una rete che ne conta circa 2.400.

Oggi il giudice Arthur Gonzalez ascolterà su questo punto sia i rappresentanti di Chrysler, sia quelli dei concessionari. Questi ultimi hanno protestato per il breve preavviso con cui sono stati informati: solo tre settimane. Chrysler, per parte sua, ha riferito di aver identificato i concessionari da chiudere prevalentemente su due parametri: o sono troppi vicini ad altri concessionari, o non sono redditizi. Maq i concessionari replicano di non costare nulla alla società, e di essere solo canali di ingresso del fatturato.

Le decisioni di Gonzalez avranno ripercussioni per migliaia di posti di lavoro. E proprio su questo aspetto sia Chysler che Gm – che punta a tagliarne oltre 2.000 entro il 2010 – saranno chiamate a rispondere, fin da oggi, presso una commissione del Sanato Usa. Potrebero essere bersagliate da critiche da parte di senatori irritati per questa manovre, effettuate mentre le due società ricevono miliardi di dollari di aiuti statali anche per evitare tagli occupazionali. Questo mentre ieri il tribunale fallimentare di New York ha ribadito il precedente via libera alla vendita della maggior parte delle attività di Chrysler alla nuova società in cui Fiat deterrà all’inizio una quota del 20% per cento; e, ancora, ha stabilito che l’ordine della vendita diventerà effettivo a mezzogiorno della giornata di venerdì 5 giugno. Sempre Gonzales ha anche deciso che ad accogliere il ricorso in appello di tre fondi dell’Indiana saranno direttamente le corti di appello federali: Questo consente di velocizzare i tempi per la conclusione dell’accordo, visto che a incombere è una data ben precisa: quella del 15 giugno. Se entro questo termine non si riuscirà a perfezionare l’intesa, Fiat potrà anche ritirare le sue offerte. “Questo caso ha per oggetto una questione di importanza pubblica, e un appello immediato potrebbe velocizzare i progressi da un punto di vista materiale”, ha detto Gonzales. Il magistrato ha dunque accolto la richiesta che era arrivata dalle stesse Chrysler e Fiat, che avevano chiesto se il ricorso in appello da parte del gruppo di creditori dell’azienda Usa saltasse il passaggio presso la US District Court di New York, prevista di norma dall’iter.

da WALL STREET ITALIA

Di Margiov