Cina. Distribuzione e vendita al dettaglio
di Maria Monni
Da Paese produttore a Paese consumatore: aziende come Max Mara, Motivi, Intimissimi non guardano più alla Cina solo come luogo dove avviare stabilimenti di produzione che servano l’export, ma come nuovo mercato dove aprire punti vendita. Il governo sostiene questa inversione di rotta con l’approvazione di un piano quinquennale (2011-2015) per lo sviluppo del consumatore cinese.
A conferma di questa tendenza nei primi due mesi dell’anno c’è già stato un aumento del 15,8% dei consumi interni rispetto al 2010. In questa guida sono descritti i metodi di ingresso nel settore commerciale cinese: l’investitore straniero può appoggiarsi a strutture di distribuzione esistenti oppure costituire una FICE (Foreign Invested Commercial Enterprise) e aprire punti vendita diretti.
Vengono inoltre illustrati altri aspetti dell’attività commerciale: possibilità di franchising, controllo delle operazioni di scambio e qualità dei prodotti, registrazione dei marchi, dazi doganali, imposte indirette. La guida è venduta sotto forma di un pratico ebook in formato epub, compatibile con tutti i lettori di ebook e i tablet in commercio, accessibile ovunque a imprenditori e professionisti dell’economia attraverso il circuito di BookRepublic.