La Tunisia con la nuova legge apre agli investitori: stranieri benvenuti
Il franchising muove i primi passi “ufficiali” anche in Tunisia con l’introduzione della legge sulla “grande distribuzione” e apre un grande mercato anche agli investitori stranieri. La legge tunisina n. 2009-69 sulla Grande Distribuzione, promulgata il 12 agosto 2009, dedica il suo capitolo “V” al contratto di franchising.
Al termine di un lungo iter parlamentare — la proposta di legge, infatti, era stata presentata dal Ministero del Commercio e dell’Artigianato tunisino già nel 2007 — il legislatore tunisino ha così deciso di sfruttare il veicolo franchising per attrarre nel mercato interno investimenti esteri e, al contempo, evitare la fuga di capitali dal Paese, “tipizzando” il contratto di franchising e fornendo un sistema di regole certe cui dovranno attenersi tutti i potenziali investitori.
Questo intervento legislativo non poteva peraltro farsi attendere oltre, vista la larga diffusione ed i consensi di cui l’istituto del franchising già godeva nella pratica commerciale tanto tunisina quanto di tutto l’area Maghreb ben prima che venisse introdotta una disciplina giuridica ad hoc.
Inoltre il numero di consumatori in Tunisia è, non solo in costante aumento, ma anche molto selettivo e disposto a spendere cifre consistenti per un prodotto che sia di qualità e di marca. La regolamentazione del franchising prende atto anche di una realtà economica emergente e solida per un Paese in via di sviluppo: il rischio di fallimento per un attività avviata in franchising è infatti estremamente ridotto rispetto al caso di un’impresa autonoma: l’80% delle piccole imprese falliscono di media entro i due anni successivi al loro avviamento, contro il 10% delle reti in franchising.
da repubblica.it