Il marchio Piotto sta alla base di un progetto di successo, nato nel 2015, con una pinsa romana ed uno street food italiano rivisti in chiave gourmet: da allora, i locali che ne portano l’insegna sono otto, cinque dei quali a Roma (Eur, Portuense, Boccea, Appio San Giovanni, Talenti), due in Emila Romagna, con Cervia e Cesena, ed uno a Zurigo, il primo punto vendita all’estero.
La forza di questo franchising sta sicuramente nel puntare sull’asporto, un successo confermato anche in piena pandemia; allo stesso modo, abbiamo la tradizione di qualità della pinsa romana rivisitata per essere anche più leggera, non solo nel prodotto, infatti, ma anche tramite una gestione semplificata, sia in fase di preparazione che in quella di vendita.
Il franchising è la massima espressione della “Foodlosophy Piotto”: vengono utilizzati solo ingredienti selezionati con cura, freschi, genuini e prodotti a Km 0. Poi, certamente, non può mancare la lievitazione naturale dell’impasto fatto a mano (dalle 48 alle 72 ore), dopo la quale si passa alla stesura ovale della base di pasta. Quest’ultima, al banco, sarà farcita ma cruda, proprio perché la pinsa (ma anche i panzerotti e tutti i gustosi prodotti del marchio) non si deve riscaldare, ma, dopo la scelta del cliente, dev’essere inserita in forno per pochi secondi a una temperatura molto alta, con un filo di olio extravergine di oliva.
Non a caso, sia le metodologie di lavoro e di gestione sia l’organizzazione sono la ripetizione di tutto l’operato fatto all’interno della casa madre, in un crescendo di ricerca costante della qualità, delle lavorazioni tradizionali e della formazione del personale: a tale proposito, il know how deriva direttamente dalla casa madre e non richiede un’esperienza specifica come pizzaiolo, ma, come imprenditore, dimostrare la capacità e la disponibilità di dedicarsi in prima persona alla realizzazione del progetto, la cui formazione precede la cura costante della conduzione e dello sviluppo.
Entrando nello specifico, il franchising Piotto chiede un investimento di circa 40-50mila euro, con diritti d’ingresso e royalty ed il tutto si ripaga in due anni. Ai potenziali affiliati vengono richieste capacità comunicative e un locale di circa 55-60 mq, ma possono contare sulla completa assistenza della casa madre in tutte le fasi dell’attività.