Ven. Nov 1st, 2024

Franchising, la crisi lo rilancia
Per questo motivo è stata realizzata per la prima volta in Italia una ricerca sul tema.

La spinta congiunta della crisi occupazionale e delle riforme del lavoro che il Governo italiano sta varando potrebbe dare un nuovo notevole impulso al settore del franchising.

Serve, tuttavia, un’analisi approfondita dei rapporti tra i franchisor e i franchisee (cioè tra le aziende che offrono l’affiliazione e le persone che la cercano) ed una riflessione sulle opportunità rappresentate da questo settore come pure sulle difficoltà che incontrano gli operatori, per riuscire ad individuare i punti critici e le soluzioni per far crescere il franchising.

Per questo motivo è stata realizzata, per la prima volta in Italia, una ricerca sui franchisee ed i potenziali franchisee ,“Come avvicinarsi al franchising: problematiche ed opportunità”, cioè su quei soggetti che sono già affiliati o desiderano affiliarsi ad aziende e catene per aprire una propria attività: chi sono i franchisee, in quali settori merceologici cercano di entrare, come si avvicinano al mondo del franchising, chi li consiglia, che esperienze precedenti di lavoro hanno, che problemi incontrano nell’intraprendere questa nuova attività, e via dicendo. Per disporre di un quadro generale ben definito è stato aggiunto anche un questionario ai franchisor per capire quali siano, dal loro punto di vista, i punti critici ed i punti di forza del comparto franchising.

Prima di presentare i risultati della ricerca, è opportuno fornire un quadro di riepilogo del mondo del franchising in Italia:
883 imprese franchisor
54 mila punti vendita
186 mila addetti occupati
22 miliardi di fatturato
1 punto vendita in franchising ogni 390 abitanti.
Indubbiamente il settore del franchising è meno sviluppato in Italia rispetto ad altri Paesi europei, ma l’attuale situazione economica e politica rappresenta una opportunità vantaggiosa per l’economia nazionale, che bisogna saper individuare e cogliere.

In Italia, tuttavia, mentre sono disponibili dati quantitativi sul settore, poche sono le fonti che forniscono informazioni qualitative per chi vuole mettersi in proprio con il franchising, per chi vuole essere assistito e indirizzato verso una iniziativa che gli permetta di lanciare una start-up con un sufficiente grado di successo, e proprio per questo è stata sviluppata la ricerca sui potenziali franchisee.

Dalla ricerca “Come avvicinarsi al franchising: problematiche ed opportunità” emerge che:

  • La maggioranza dei neo franchisee e dei candidati franchisee è spinta verso il franchising sia perché intravedono la possibilità di trovare un lavoro, sia perché questo lavoro consentirà loro di divenire imprenditori di se stessi;
  • I candidati franchisee sono giovani, ma non giovanissimi, e le fasce d’età più rilevanti sono quelle tra i 30/40 anni e tra 40/50. Dunque si avvicinano al franchising non solo i giovani, ma anche manager cinquantenni espulsi dalle aziende, ex commercianti in cerca di nuove opportunità, e via dicendo.
  • La scelta del settore varia molto tra uomini e donne, quest’ultime più orientate a cercare l’affiliazione in catene di abbigliamento, mentre gli uomini puntano di più sull’alimentazione e la telefonia;
  • La maggior parte di coloro che si avvicinano al franchising svolgono un lavoro a tempo determinato oppure sono lavoratori autonomi;
  • Si avvicinano al franchising per averne sentito parlare su Internet, da amici o partecipando a fiere specializzate;
  • Per inserirsi nel franchising si avvalgono spesso di consulenze di fortuna (commercialisti o avvocati);
  • Tra le maggiori difficoltà ad aprire un’attività in franchising c’è un ostacolo costituito dal reperire i finanziamenti necessari ed una scarsa comprensione e fiducia nelle condizioni contrattuali proposte dai franchisor.
  • L’indagine ha voluto, per completezza, sentire il punto di vista dei franchisor (tabella 8) che vedono come ostacoli maggiori il clima di incertezza generato dalla crisi finanziaria e la scarsa disponibilità delle banche a finanziare sia i franchisee che i franchisor.
  • In conclusione, servirebbe certamente maggior trasparenza, più consulenti specializzati in franchising e più agevolazioni finanziarie, e, soprattutto, più informazione e dialogo su questa realtà.

La ricerca evidenzia come i giovani che si stanno avvicinando al franchising necessitano di avere informazioni prima di decidere con chi affiliarsi – ha commentato Giuseppe Bonani, consigliere di BeTheBoss.it e già co-fondatore di Assofranchising – esistono libri, periodici, siti Internet che forniscono notizie sul settore, ma non sono sufficienti. E questo disagio è evidenziato dalle risposte date su quali sono i loro consulenti, spesso improvvisati. Il commercialista può certamente fornire un’analisi del piano d’impresa e degli aspetti economici del sistema di franchising proposto, ma servono consulenti di marketing che conoscano a fondo la materia, specie gli aspetti legali del contratto, e i siti internet specializzati possono fornire gli elenchi di questo tipo di consulenti”.

Tra i pochi enti che sostengono il franchising, c’è Invitalia (ex Sviluppo Italia) che propone, ma solo a italiani residenti nel Centro/Sud e nelle zone svantaggiate del Nord, un contributo a fondo perduto e un mutuo a tasso agevolato, che può anche arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili e un contributo a fondo perduto, anche su base pluriennale, sulle spese ad essa relative alla gestione. Vi sono poi alcuni istituti bancari impegnati in questa direzione, come Unicredit ed Ubi Banca che offrono a piccoli affiliati di usufruire di mutui a tassi d’interesse contenuti.

“Il franchising crea non solo nuove imprese in affiliazione rappresentate dai franchisee/imprenditori – ha spiegato ancora Bonani – ma anche nuovi posti di lavoro nei punti di vendita: i siti internet specializzati stimano che ogni punto vendita in franchising dia lavoro mediamente a tre persone. Ma per far decollare il comparto serve un maggiore dialogo tra franchisee e franchisor. Il confronto virtuale on line, per quanto utile, non è sufficiente: i potenziali affiliati devono poter incontrare faccia a faccia le aziende per meglio comprendere come le occasioni si accordino con le proprie inclinazioni. Per questo abbiamo creato una fiera agile e finalizzata al business come ‘Franchising Nord’ che si svolge ogni anno a Piacenza”.

da PARMADAILY.IT

Di Margiov