E’ caccia ai partner arabi
Previste nuove aperture a New York e Teheran
Falconio Guidoni
Fratelli La Bufala cerca partner per svilupparsi a Oriente e sullo sfondo rimane l’idea della Borsa. Un’idea che “non è stata abbandonata”, come spiega a Radiocor Sandro Abeille, vice presidente e azionista di Emme Sei, la holding che gestisce il marchio della catena di pizzerie made in Naples.
“Ma ora la scelta più saggia sarebbe la selezione di un partner industriale”, aggiunge l’imprenditore, precisando che la volontà è di trovare compagni di strada per lo sviluppo, non nuovi soci. “Stiamo in contatto con gli arabi del fondo Al Abdul Karim, ma non sono i soli. Abbiamo contatti consolidati in corso per sviluppare il mercato del Middle East. Siamo già presenti a Dubai”, rivela Abeille.
Tra gli obiettivi a breve scadenza anche l’apertura del primo punto vendita a New York. “Siamo in trattativa – sottolinea il vice presidente di Emme Sei – per aprire un nostro flagship, cioè un negozio bandiera per il quale ci vorrà un investimento di circa due milioni di euro. Negli Stati Uniti – ricorda – siamo già a Miami con un punto di grande successo, ma è assolutamente importante espanderci. Inoltre abbiamo una trattativa molto avanzata a Teheran per un accordo di master franchising il cui contraente è Arash Shahsavarani, che appartiene alla famiglia proprietaria di una grande azienda privata di costruzioni in Iran. Stanno realizzando il primo mall con brand occidentali del Paese”.
Riguardo al capitolo quotazione a Piazza Affari, Abeille avverte che, “secondo me, c’è una confusione in Italia tra lo strumento e l’obiettivo. Sembra che lo sbarco sul listino sia l’obiettivo, ma in realtà è uno strumento per trovare finanziamenti e per realizzare dei risultati. Per svilupparci è certamente opportuno passare dalla quotazione, ma non siamo pronti. Volendo tra tre anni potremmo quotarci sul listino”.
Sulle ipotesi di partnership, Abeille annuncia che di recente il gruppo ha ottenuto l’esclusiva del marchio Chiquita per la nuova catena di Chiquita fruit bar. “Emme Sei ha l’esclusiva per sviluppare il marchio in l’Italia e – annuncia l’azionista della holding – vorremo aprire circa duecento punti nel territorio”. Intanto il primo Chiquita fruit bar, realizzato attraverso il franchisee Rimina Due, società di cui è azionista di maggioranza e amministratore delegato Gianmaria Restelli, partner dello stesso gruppo Emme Sei con circa il 3 per cento, è stato inaugurato mercoledì scorso.
Nel 2009 il gruppo Emme Sei ha totalizzato un giro d’affari di circa 67,25 milioni, in crescita del 28,7 per cento rispetto al 2008. “In proiezione – aggiunge Abeille – pensiamo di raggiungere i 100 milioni di fatturato”.
Il primo socio di riferimento è il presidente e fondatore partenopeo Giuseppe Marotta, con il 47 per cento. Seguono nell’ordine Paolo Aruta con il 15,5 per cento, Abeille con il 12,5 per cento, mentre l’amministratore delegato Gabriele Gargano ha una quota intorno al 5 per cento.
da DENARO.IT