Sab. Nov 23rd, 2024

Great Britain loves franchising

di Alessandro Marinai

franchising_gran_bretagnaIn Gran Bretagna va di moda il franchising. Soprattutto se si parla di sanità. Tutto è cominciato lo scorso febbraio, quando l’ospedale pubblico di Hinchingbrooke era passato in mani private; adesso potrebbe toccare ad una seconda struttura. L’operazione ha già ottenuto il via libera del ministero del Tesoro e permetterebbe, dall’aprile del 2015, al George Eliot Hospital, nel Warwickshire, di passare in mani private. E non è cosa da poco, visto che la struttura serve ben 290mila persone ed ha più di 300 posti letto. Ad accaparrarsi il primo ospedale privatizzato è stata la Circle Health che adesso, insieme alla Serco ed a Care Uk, ha messo gli occhi anche sul George Eliot. E la stampa britannica ha già cominciato a parlare di “febbre del franchising”.

Apertamente contro questo tipo di politica sono i laburisti che tramite Andy Burnham (responsabile laburista per le politiche sanitarie) hanno affermato che “ovunque volgiamo lo sguardo vediamo pezzi di sanità pubblica che vengono rotti e massacrati per poi essere dati al settore privato. Con questo annuncio, ora l’operazione di privatizzazione va avanti ad un ritmo e con una forza mai visti prima. Il vero intento dei ministri è sempre più chiaro: preparare il terreno per ulteriori privatizzazioni. Che non vengono decise dal basso, ma sempre più dall’alto. E il primo ministro David Cameron dovrebbe sapere bene che il popolo britannico non gli ha mai dato il permesso di vendere la sanità pubblica. Ora – ha concluso Burnham – le comunità locali devono poter dare il loro parere decisivo”.

Ormai da qualche decennio la sanità privata è il sogno dei conservatori; già dai tempi della Thatcher si era cercato di favorire l’ingresso degli imprenditori per risollevare le sorti dei beni pubblici e per alleggerire la spesa dello Stato. Adesso non è solo il comparto medico a rischiare di brutto: è infatti già cominciata anche la privatizzazione dei corpi di polizia e delle carceri, con quest’ultime gestite adesso dai giganti della security privata. E la Royal Mail, il servizio postale vanto dei britannici, sta pensando di privatizzare il servizio frontaliero alla dogana.

da toscananews24.it

Di Margiov