Sab. Nov 23rd, 2024

Dentista. Per gli italiani è medico di fiducia, ma con la crisi ci si va sempre meno

Questa una delle fotografie scattate da un sondaggio di Manneheimer sul rapporto tra gli italiani e il dentista illustrato ad un convegno organizzato dall’Andi. Nove italiani su dieci hanno fiducia nel dentista ma per la crisi solo la metà ci è andato nell’ultimo anno. Flop del turismo dentale.

La percezione del dentista da parte della popolazione e i nuovi bisogni emergenti, questo il titolo del sondaggio di Renato Mannheimer illustrato lo scorso 12 maggio a Cernobbio durante un workshop di economia in Odontoiatria dal titolo “Dai nuovi bisogni del paziente alla rimodulazione della professione.”Sei dentro o fuori dal tuo tempo?” organizzato dall’Andi.

“Il sondaggio conferma che gli italiani si fidano del proprio dentista libero professionista –commenta Gianfranco Prada Presidente nazionale Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani)- considerandolo al pari del medico di famiglia. Italiani che si fidano del dentista se possono avere con lui un rapporto diretto bocciando nettamente le grosse strutture ed il turismo odontoiatrico. Ma è anche la fiducia nella libera professione in sanità, di cui i dentisti italiani e quelli ANDI in particolare sono uno degli ultimi baluardi rimasti, ad uscirne rafforzata considerata come garanzia di serietà e qualità”.

Dal sondaggio effettuato dal professor Mannheimer su di un campione rappresentativo degli italiani emergono cinque aspetti.

1) Il dentista “è” medico di fiducia. Sono infatti nove su dieci (93%) gli italiani che ripongono la loro fiducia nel medico dentista e quasi sei su dieci (56%) dicono di averne molta. Il dentista è considerato al pari del “medico di base” (o di famiglia). Infatti il dentista e il medico di base hanno, nella popolazione, un voto di 7,6 come fiducia media, di contro a un 7,5 dei medici specialisti. Queste sono le uniche professioni per cui la maggioranza degli italiani ha sempre espresso una forte fiducia (hanno detto di fidarsi nell’ordine il 93%,90% e 93% degli italiani). All’opposto le professioni di giornalista e di manager sono le uniche a contare un voto medio (da 1 a 10) inferiore alla sufficienza seppur di poco (5,9) mentre avvocati (6) e notai (6,3) e magistrati (6,4) appena sopra la media. Il dentista ed il medico di base raccolgono i voti più alti (7,6 di media)
Un’altissima fiducia verso l’odontoiatra che svolge la sua attività in uno studio privato italiano (89%). Ciò è dimostrato anche dal fatto che in otto casi su dieci (82%) gli italiani si rivolgono sempre allo stesso dentista.

2) Migliora l’attenzione verso la prevenzione ma non basta.
Gli italiani continuano a sottovalutare la prevenzione orale anche se questa consentirebbe di evitare cure ed interventi complessi e quindi più costosi

Meno di  sei italiani su dieci (57%) dichiarano di essere andati l’ultima volta del dentista meno di un anno fa e solo il 33% negli ultimi sei mesi (lasso di tempo consigliato per una corretta prevenzione). Indagando sulle singole motivazioni sottese all’ultima visita – sottolinea la ricerca – è possibile affermare che la visita di controllo (21%) sia un importante motivo del consulto (la prevenzione che, grazie anche all’impegno dell’Andi, sta entrando nelle abitudini degli italiani), ma la visita per interventi ad hoc sui singoli denti (otturazioni, carie, estrazioni, ecc.) è leggermente superiore (29%) ed indica come si sottovaluti ancora il rischio che  andando dal dentista solo quando si ha un problema, questo possa compromettere la salute orale.

continua

da QUOTIDIANOSANITA.IT

Di Margiov