La partnership con Inglesina, il lancio di nuovi format, lo sviluppo all’estero e, soprattutto, le sedici nuove aperture realizzate in simultanea sul territorio nazionale. Il 2009 si prospetta ricco di novità sotto molteplici aspetti e all’insegna dello sviluppo per la catena del gruppo Coin, che ha deciso di affrontare “l’anno della crisi” puntando il piede sull’acceleratore.
La redazione di DM ha chiesto a Fabio Pampani, direttore generale di OVS Industry, di fare il punto della situazione e di illustrare le prospettive di crescita.
Come procede l’operazione di conversione dei negozi Melablu acquisiti a dicembre 2008? E quali sono gli obiettivi da raggiungere entro fine anno?
A febbraio e marzo abbiamo riaperto a insegna OVS Industry i primi negozi acquisiti da Melablu e stiamo avendo grandi soddisfazioni. Considerando i risultati, con questi punti vendita che fatturano il doppio rispetto a quando erano sotto l’insegna Melablu, abbiamo deciso di accelerare il processo. A metà mese abbiamo aperto 7 negozi e 9 la settimana successiva arrivando a quota 36, cui si aggiungeranno altre 20 inaugurazioni entro la fine di agosto. Dei 60 punti vendita Melablu, quindi, 56 diventeranno OVS Industry. Queste operazioni richiedono un impegno significativo, ma portano riscontri favorevoli sotto molteplici aspetti. Possiamo anche affermare con soddisfazione di aver creato 700 posti di lavoro, riconfermando i 500 dipendenti il cui posto era a rischio e assumendone altri 200 in seguito alla crescita.
Ma le novità non finiscono qui ed evidenziano un forte interesse verso il mondo del bambino. Quali sono le principali iniziative in questo ambito?
OVS Industry si conferma leader nel settore dell’abbigliamento bambino: in Italia ogni giorno un bambino su tre veste i nostri capi e ammontano a 2,6 milioni, a circa il 70% del mercato, le mamme che scelgono i nostri negozi. In questo contesto si inserisce la partnership con Inglesina, una delle prime aziende europee nel settore della puericultura. Da questo mese è possibile trovare, in 130 punti vendita della rete, la linea di articoli per l’infanzia realizzata in esclusiva, “Inglesina per Oviesse”. Si va dai passeggini Swift ai seggiolini auto Moovy per bambini dai 0 ai 18 Kg e Loony per i più grandi fino ai 36 kg fino ai marsupi Front, alle sedie da tavolo Fast e alle borse in rosso e blu, colori rappresentativi del brand. Inoltre ci siamo sempre impegnati a rispettare con estrema cura le norme in materia di produzione e tutte le nostre linee per la prima infanzia sono certificate con il marchio Oeko-Tex, a garanzia che tutto il processo di lavorazione avviene in assenza di sostanze tossiche.
Avete anche lanciato dei nuovi format legati all’universo kids e degli adolescenti. Può descrivere questo progetto?
Circa un mese fa abbiamo aperto a Loano (Sv) e Trento i primi due negozi a insegna Baby Angel, la linea pensata in esclusiva da Elio Fiorucci per OVS Industry e caratterizzata da capi moderni e colorati, elevato standard qualitativo e ottimo rapporto qualità-prezzo. A metà maggio ha invece aperto i battenti a Napoli, nella centralissima via Toledo, il primo OVS Kids: uno store di 300 mq interamente dedicato al bambino e al neonato con la linea Fagottino. All’estero sono già presenti alcuni negozi OVS Kids e abbiamo intenzione di continuare a sviluppare questo format in franchising, sia in Italia che oltre confine.
Dunque anche l’internazionalizzazione dell’insegna rientra nei vostri piani di sviluppo per l’anno in corso?
Entro la fine dell’anno prevediamo di arrivare a circa 70 store all’estero suddivisi tra Europa Orientale e Medio Oriente. Dopo la recente inaugurazione di Sarajevo, il mese di maggio vede ben cinque aperture: Dubai, Damasco, Aleppo, Tallinn e Chisinau. L’iniziativa più importante riguarda l’inaugurazione del primo store a nella capitale degli Emirati Arabi con una superficie di 1.500 metri quadrati all’interno del prestigioso Dubai Mall. Per quanto riguarda il panorama europeo, il nostro riferimento sono i Paesi dell’Est, che consideriamo strategici per lo sviluppo della nostra rete di vendita, in quanto estremamente giovani ed emergenti.
da DISTRIBUZIONE MODERNA