Ven. Nov 22nd, 2024

Il gruppo Ferragamo ha un socio cinese: l’8% va a Peter Woo
Firenze: il gruppo cede l’8% a Peter Woo, partner storico e amico di famiglia. Intervista al presidente Ferruccio Ferragamo: “Siamo contenti, è una bella operazione che abbiamo firmato in modo telematico”

“Siamo contenti, è una bella operazione che abbiamo firmato in modo telematico lunedì alle 7,30 di mattina, io a Milano e Mr Woo nei suoi uffici di Hong Kong”, racconta Ferruccio Ferragamo, presidente di Salvatore Ferragamo Italia Spa dal 2006, sinceramente soddisfatto dopo aver concluso la cessione dell’8% del gruppo di famiglia all’imprenditore cinese Peter Woo, loro partner da venticinque anni negli affari nella Grande Cina.

Presidente Ferragamo, quanto sono durate le trattative per questa importante cessione?
“Abbiamo lavorato sei mesi prima della firma assistiti nell’operazione da Carretti & Associati come advisor finanziario e dallo studio legale Portale Visconti — spiega Ferruccio Ferragamo — e ora siamo tutti molto contenti e convinti. E’ stata una decisione collegiale, come avviene sempre, di tutta la nostra famiglia. Peter Woo è un partner storico, con lui abbiamo aperto il nostro primo negozio a Shangai nel 1993, ed è anche un amico molto caro. -Mamma Wanda è raggiante!”.

E’ la prima volta che la famiglia apre a un socio esterno…

“Sì, la prima volta. Abbiamo pensato che si dovessero ancora più rafforzare i legami tra Italia e Cina visto che questo paese è diventato quest’anno il nostro primo mercato scavalcando America e Giappone, con un valore di 150 milioni di euro sul fatturato complessivo 2010 di 782 milioni di euro (+26% sul 2009, ndr) e che nella Grande Cina abbiamo 50 negozi diretti e altri 45 in franchising”.

Dunque Mr Woo è anche un amico di famiglia?
“Assolutamente sì. Peter è un uomo molto capace che ha attività diversificate anche nell’immobiliare, negli alberghi, nei viaggi, nelle linee ferroviarie. Ha sessant’anni e nella lista di Forbes è al 160 posto tra gli uomini più ricchi del mondo”.

E voi siete saliti di un 25% nella società Ferragamo Hong Kong.

“Finora la legge cinese non permetteva alle società straniere di possedere più del 50% di una società e per questo noi avevamo una partecipazione a metà con Mr Woo. Ora siamo saliti al 75%”.

Perchè avete fatto questo passo tanto importante?

“Mi sento di dire che le cose importanti bisogna farle quando non servono, per tempo, per garantire il futuro del business che non c’è dubbio nei prossimi anni guarderà verso la Cina. Insomma questa è soprattutto un’alleanza per il domani. E Peter Woo è l’uomo giusto al momento giusto. Noi abbiamo un grosso appeal su quel mercato coi nostri prodotti che sono tutti 100% Made in Italy. E la crescita è costante, a doppia cifra”.

A che punto siete con la quotazione in Borsa? Guardate anche voi ad Hong Kong?
“Siamo pronti da tre anni per entrare in Borsa ma non sarà mai a Hong Kong. Noi Ferragamo siamo italiani e la quotazione, quando sarà, si farà in Italia”.

di Eva Desiderio

da QN.QUOTIDIANO.NET

Di Margiov