Ven. Nov 22nd, 2024

Il caffè in lattina targato Illy-Coca Cola sbarca da giugno in Giappone.

illy_caffe1Andrea Illy, presidente e ad di Illycaffé, lo ha annunciato ieri a New York dove ha incontrato Muthar Kent, numero uno della Coca-Cola Company. Illy e Kent hanno perfezionato le strategie di una espansione che punta a intercettare la nuova moda dei prodotti «easy to drink» (facili da bere).

La recessione globale non sembra turbare il gigante di Atlanta: «La crisi c’è ed è molto severa, ha detto Kent. Ma è una crisi che non ha influito troppo sulle vendite dei prodotti di consumo. Coca Cola è un colosso globale ma in ogni paese dove è presente è un’azienda locale: compriamo i prodotti e assumiamo manodopera del posto».

Lo scorso anno il gruppo triestino ha siglato una joint venture con Coca Cola, dando vita a Ilko Coffee International che ha lanciato in quindici Paesi europei “illy issimo”, bevanda pronta da bere a base di caffè Illy: «Il prodotto che commercializziamo assieme a illycaffé, di alta qualità, è stato accolto molto bene dal mercato», sottolinea Kent. Nei Paesi in cui è stato lanciato ha già raggiunto una quota di mercato del 17%», dice Andrea Illy. Negli Usa (a New York e Los Angeles) è arrivato nel febbraio scorso.

Nonostante la crisi economica globale il 2008 è stato per Illycaffè un anno di crescita. E ora Illy e Kent preparano una nuova offensiva e puntano a insidiare il primato dei giapponesi che in questo settore controllano detengono il 75% del mercato: «L’obiettivo di questa joint venture con Coca Cola-spiega Andrea Illy- è quello di conquistare il mercato globale».
Illy e Kent hanno spiegato ieri nella Grande Mela («illy issimo» negli States è stato distribuito a New York e Los Angeles nei luoghi del consumo di fascia alta compresi i cool food emporium, supermercati d’élite) una strategia che si pone obiettivi «di medio e lungo termine». Il caffè della Illy in lattina è al centro di una operazione di lancio in grande stile a New York dove il marchio triestino è conosciuto da più di 25 anni: «Vogliamo perseguire un approccio selettivo -dice Andrea Illy- senza inseguire passivamente le dinamiche del mercato. Siamo due aziende complementari: illycaffé specialista nel prodotto, Coca Cola è il campione mondiale del marketing e della distribuzione».

A giugno si riparte così dal Giappone. Nel 2008 il 54% delle vendite di gruppo è avvenuto fuori dall’Italia e questo è un altro passaggio di una illy-caffestrategie di espansione selettiva che è sempre stata il «valore aggiunto» del gruppo triestino del caffé. La joint con Coca Cola inoltre ha permesso una migliore penetrazione del mercato dell’office coffee service (ovvero delle macchine e del caffè per ufficio) e del rafforzamento di «espressamente illy», la catena di caffè in franchising che a fine 2008 contava complessivamente 220 punti vendita dislocati in una trentina di paesi.

«Questo progetto -dice Muthar Kent- è stato lanciato anche per migliorare la nostra cultura imprenditoriale. I consumi cambiano, la gente sta più a casa e ricerca la qualità. Il settore del caffé in lattina è un segmento in altissima crescita».
«Illissimo» sarà diffuso entro 20 Paesi entro l’anno. Nel 2008 sono stati raggiunti 10 milioni di consumatori con una quota di mercato del 17% del mercato delle bevande in lattina.

Illycaffè punta anche sul sistema a capsule Iperespresso, il prodotto di punta per il caffè a casa. Altre risorse, infine, andranno all’Università del caffè – la corporate university del gruppo – che nel 2008, alle 9 sedi già esistenti, ha aperto aule e uffici a Londra, Atene, Istanbul, New York e Bogotà, e alla Fondazione Ernesto Illy, istituita l’anno scorso.

da IL GIORNALE DEL FRIULI

Di Margiov