Negozi di biancheria in franchising, la finanza scova 400 lavoratori irregolari
La società non avrebbe versato 3 milioni e 600 mila euro di contributi
Per l’Inps e la guardia di finanza i 400 lavoratori di una ditta di bastia Umbra che gestisce i punti vendita di Intimissimi e Calzedonia in Umbria e in Emilia Romagna, sono irregolari. ( I due noti marchi di abbigliamento sono estranei alla vicenda). E il loro inquadramento contrattuale, quello dell’associazione in partecipazione, avrebbe permesso alla ditta di non versare tre milioni e seicento mila euro di contributi che invece gli sarebbero spettati se assunti come dipendenti.
34 punti vendita La ditta di Bastia Umbra che gestisce 34 punti vendita in tutto è stata scovata dalle fiamme gialle del comando provinciale di Perugia e dai funzionari dell’Inps, al termine di accurati accertamenti in cui i ‘non dipendenti’ sono stati intervistati. In questi colloqui, i finanzieri hanno acquisito numerosi elementi da parte di persone che in varie epoche hanno svolto attività lavorativa per conto della società controllata.
Anche un lavoratore in nero Oltre ai 400 lavoratori che secondo finanza e Inps sarebbero stati inquadrati fittiziamente con la forma dell’associazione in partecipazione solo per risparmiare sui contributi da versare, è stato trovato anche un lavoratore in nero.
Segnalati Tutte le circostanze emerse dall’accertamento sono state segnalate agli uffici competenti per avviare l’adozione dei provvedimenti in materia contributiva e previdenziale conseguenti alla riqualificazione della tipologia di attività prestata dai lavoratori.
da UMBRIA24.IT