Ven. Nov 22nd, 2024

Da McDonald’s l’It sposa l’hamburger per la felicità di clienti e fatturato

Il colosso del fast food introduce in collaborazione con Mastercard i pagamenti contactless. Ennesimo passo di una serie di innovazioni che cercano di eliminare il collo di bottiglia delle file alle casse

Il lavoro sui panini è regolato al millesimo. Lì, non si guadagna un secondo. Rimane il collo di bottiglia del pagamento. Ed è qui che McDonald’s vuole giocare le sue carte per “migliorare l’esperienza del cliente” per dirla con le parole del marketing, che significa velocizzare le file alle casse e anche ridurre la gestione del contante, anche se per il momento assicurano che non ci sono obiettivi quatificati di aumento di fatturato o risparmio dei costi.

Per mettere il turbo ai pagamenti nei ristoranti la multinazionale dell’hamburger ha introdotto in partnership con MasterCard l’utilizzo delle carte PayPass (in Italia ce ne sono più di 300.000) presso i terminali a tecnologia contactless (qui il video). Questa tecnologia, che incentiva l’uso dei sistemi di pagamento alternativi al contante, è stata lanciata per la prima volta nel 2009 a Milano e ora approda in 170 ristoranti McDonald’s in tutta Italia, a partire dalla Lombardia, dal Lazio, con Roma e Provincia, dalle Marche, dalla Sardegna, e dalle città di Verona e Vicenza.

Il sistema contactless presentato in questo video, consente alle carte PayPass di dialogare con il Pos senza alcun contatto: grazie a un’antenna di prossimità contenuta all’interno della carta e a uno speciale lettore contactless installato nel terminale. In più per ogni pagamento sotto i 25 €, è sufficiente avvicinare la carta ai Pos abilitati, senza dover firmare lo scontrino né digitare il Pin.

L’accordo è con MasterCard, ma nulla impedisce al cliente di pagare con una Visa. E quando in giro saranno disponibili gli smartphone adeguati sarà anche possibile passare il cellulare sul pin pad e pagare in un istante.

‘McDonald’s – spiega Adalberto Santi, cio della catena – in Italia ha 415 ristoranti di cui 80 diretti e il resto in franchising. Una differenza che ha reso complessa l’implementazione tecnica del progetto. Dietro agli 80 franchisee ci sono infatti una sessantina di banche differenti. Inoltre è stato necessario realizzare un nuovo modello di pin pad”.

Il contactless è l’ultimo passo di una serie di azioni intraprese per favorire un più veloce flusso della clientela che apprezza molto il fast alle casse e opta per un relativo slow quando siede al tavolo.

Prima sono stati inseriti i chioschi. Il cliente tramite uno schermo touchscreen ordina direttamente e in futuro potrà utilizzare anche il contactless per il pagamento, mentre ora utilizza la carta di credito. Anche i Mc Drive, dove si ordina stando in auto potrà utilizzare l’innovativa formula. Anche qui però l’innovazione arrivata. Il cliente tramite uno schermo lcd può vedere cosa ha ordinato e con l’introduzione dei palmari si è arrivati al record di 204 auto smaltite in un’ora.

I palmari sono stati introdotti in 280 ristoranti (Mc Drive e locali classici) e permettono di raccogliere più velocemente le ordinazioni anche se il pagamento procede nel modo tradizionale.

Tutte queste innovazioni permettono di ‘migliorare l’esperienza cliente’ (sono circa 650.000 i frequentatori quotidiani della catena ) e rendere più allegro l’umore del cassiere, diminuendo anche la gestione del contante che rappresenta un costo non da poco per l’azienda visto che il 97% dei pagamenti per gli hamburger viene fatto in contanti. Una pratica dovuta anche al basso importo dello scontrino medio che è di 8 euro.

Lo scontrino medio al chiosco e all’ordinazione con il palmare, infatti, è mediamente più alto del 15% e con l’utilizzo dei chioschi i pagamenti con carta di credito sono aumentati del 20%.

L’innovazione porta quattrini.

Luigi Ferro

da LINEAEDP.IT

Di Margiov