Chiude la libreria Mondadori aveva aperto otto mesi fa
Da domenica saracinesche abbassate nel negozio di piazza Trieste e Trento
di CRISTINA ZAGARIA
Capitola a soli otto mesi dall’inaugurazione, il punto vendita Mondadori, aperto come luogo di aggregazione a ridosso dei Quartieri Spagnoli e come scommessa per sfidare l’impero Feltrinelli. La libreria abbasserà la saracinesca domenica prossima. L’indiscrezione è filtrata ieri. Personale attonito: “Ci mandano a casa”.
Disdette tutte le presentazioni. Il direttore del punto vendita in franchising, Paolo Amato, è irreperibile. Ma la notizia viene confermata dalla sede centrale del franchising, la Mondadori di Villa Verrucchio, nel riminese: “Il punto vendita chiude domenica – confermano – ma i nostri legali ci hanno detto che non siamo autorizzati a dare spiegazioni. Il problema è interno al punto vendita napoletano”. È il secondo corner Mondadori che chiude in un mese. Un paio di settimane fa ha serrato i battenti l’ex storica libreria Marotta, diventata Mondadori, in via dei Mille.
Per il negozio di piazza Trieste e Trento (inaugurato in pompa magna lo scorso 12 luglio), tre piani, con esposizione di libri, un punto Mace una vetrina peri prodotti Fabriano, la morte è stata rapidissima. Tanti piccoli inconvenienti hanno mandato gambe all’aria l’ambizioso progetto.
Il punto vendita avrebbe dovuto guadagnare circa tre milioni l’anno, ma la libreria era sempre deserta. Le spese hanno sopraffatto i guadagni. A determinare la chiusura tre fattori: il fitto esorbitante del palazzo, il luogo, centrale, ma per una serie di motivi non felice (i turisti non vedevano l’entrata) e la distribuzione del negozio su tre piani con molti visitatori scoraggiati dal pensiero di fare le scale.