Sab. Nov 23rd, 2024

piquadroI risultati dell’ultimo esercizio di Piquadro, gruppo famoso per il design dei propri prodotti di pelletteria, sono stati i migliori ottenuti dalla nascita dell’azienda nel 1987. Il gruppo fondato da Marco Palmieri, ormai noto per le sue borse in tutto il mondo, ha chiuso un anno difficile per l’economia globale con ricavi in crescita del 12,4% a 51,7 milioni di euro. L’utile netto della società si è attestato a 7,5 milioni di euro (+15,9% sul dato di un anno fa) e questo ha consentito al board di proporre all’assemblea del prossimo luglio l’approvazione di una cedola da 0,062 euro a titolo (circa 3,1 milioni di euro complessivi) che dovrebbe andare in stacco il prossimo 27 luglio.

L’espansione del gruppo per il momento ha contrastato bene la crisi del settore del lusso: soltanto negli ultimi 12 mesi Piquadro ha aperto 13 nuovi negozi DOS e 16 negozi in franchising. I DOS raggiungono così quota 31 e in franchising quota 32. Gli investimenti da 3,2 milioni di euro effettuati nell’esercizio e la distribuzione di dividendi agli azionisti non hanno impedito al gruppo di migliorare la propria posizione finanziaria netta che passa a un saldo negativo per 11,74 milioni di euro con un miglioramento di circa 1,3 milioni. Il flusso di cassa generato dall’attività operativa nel periodo è passato da 3,4 a 8,1 milioni di euro e costituisce il vero propulsore di Piquadro.

Gli interventi sui costi danno il loro contributo, ma un grosso punto di forza del gruppo è costituito dalla forte proiezione della società bolognese sui mercati internazionali. Il mercato italiano rappresenta ancora circa il 78% dei ricavi totali (+14,6%) e probabilmente anche un importante cuscino contro le asprezze della crisi visto che in Europa, dove la società genera il 17,5% dei ricavi, le vendite sono cresciute di meno che in Italia (+2,7%).

La catena di valore di Piquadro è però basata su una produzione interamente delocalizzata in Cina: il 40% viene realizzato in uno stabilimento a Zhongshan nella Cina del Sud e il resto è in outsourcing nella stessa regione. La forte focalizzazione sulle potenzialità del marchio, sull’innovazione del prodotto, su accorte politiche di marketing sostengono l’attuale espansione della rete distributiva che sembra, almeno per il momento, contrastare in maniera efficace l’impatto della crisi sulle luxury house. Un rilancio dei consumi sarà comunque importante nei prossimi mesi per salvaguardare i margini del gruppo.

da LA STAMPA

Di Margiov