Sab. Nov 23rd, 2024

Mamme-lavoratriciFranchising: 600  aperture
e 3000 nuovi posti di lavoro
Continua la crescita delle reti di negozi sotto l’insegna del franchising. Secondo le stime di Confimprese, anche nel 2015 assisteremo all’espansione del settore, con ristorazione e abbigliamento in forte sviluppo. Ma la vera sorpresa arriva dal mattone: con il ritorno all’investimento delle agenzie immobiliari
Christian Benna
Franchising: 600  aperture  e 3000 nuovi posti di lavoro Il mercato della casa rialza la testa. O almeno ci prova. E con il balzo dei mutui del terzo  trimestre 2014 (+15% le erogazioni), rivedono la luce anche le agenzie immobiliari. Tecnocasa, ad esempio, ha in cantiere l’apertura di circa 202 punti per compravendita e locazioni. Una dinamica espansiva – dopo anni chiusure e sofferenze per le agenzie- che vale un terzo di tutte le nuove aperture del franchising in Italia per il prossimo anno. Attorno al mattone, insomma, e sotto le insegne del franchising,  sembra tornare una timida fiducia, di pari passo con le richieste di finanziamento all’acquisto della casa.
Ma, secondo Mario Resca, presidente di Confimprese, l’Associazione delle imprese del commercio moderno, l’aspetto più rilevante da notare è la forza del modello franchising, che «resiste al calo dei consumi e continua a svilupparsi», anche in settori, come quello immobiliare, dove morde ancora la crisi economica. Il 23,3% del totale delle prossime aperture dei soci di Confimprese riguarda il settore abbigliamento che comprende le categorie: donna, bambino, intimo e calzature. Seguono la ristorazione, in cui confluiscono food, dolciario, caffetteria e biologico, occupa rispettivamente il 15,1%; l’entertainment con il 6,9% e a pari merito arredamento/oggettistica ed elettronica di consumo che coprono il 4,9% del totale.

In tutto stiamo parlando di 600 nuove aperture e 3000 posti di lavoro.  A guardare il bicchiere mezzo vuoto, si nota che il comparto – pur continuando a crescere –  viaggia a ritmi ridotti rispetto allo scorso anno, quando le aperture superavano quota 700 e i posti di lavoro erano 4000. Per Resca, tuttavia,  non si può parlare di battuta d’arresto del comparto. «La crescita continua anche se a ritmo ridotto. E oggi, più che mai, il modello del franchising si rivela un antidoto anticrisi. Siamo entrati nell’era dell’ecommerce. E quindi anche il negozio fisico deve adeguarsi: assicurando la stessa capacità e  flessibilità di vendita di una piattaforma online. Le reti di franchising, oltre al forte potere contrattuale con i fornitori che consente loro economie di scala, garantiscono orari di apertura molto flessibili, punti vendita sempre al servizio del cliente, rapidità di sviluppo e facilità di creare un sistema». Dal 2008 al 2013, il giro d’affari del settore franchising è cresciuto del 5,5%, e oggi veleggia attorno a 23 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil italiano. I marchi sono cresciuti del 14,2%, con un totale di 940 catene. I punti vendita sono 51.000 e valgono il 6,5% del totale del commercio al dettaglio italiano.

La maggior parte delle nuove aperture si concentra nel nord Italia, mentre al sud si sta affermando perlopiù  l’elettronica di consumo.  Sono due i trend di sviluppo attesi per il 2015: il restyling del punto vendita sui cui molti retailer hanno predisposto piani di investimento rilevanti, e la formula della “concession”, ovvero quei corner all’interno di un grande magazzino (come Coin, La Rinascente, negozi multibrand alto di gamma) di 100 mq al massimo, in cui esporre la merce e venderla attraverso il personale già presente nel multistore.
Se Tecnocasa rilancia gli investimenti nella compravendita immobiliare,  gli altri grande investitori in Italia sono Yamamay –Carpisa con 47 nuovi punti vendita tra borse da viaggio e collezioni di intimo che genereranno 450 posti di lavoro;  Mondadori  in 42 nuove librerie e 280 addetti; la catena dell’elettronica Unieuro che creerà 150 occupati in 30 nuovi e-market, e altri  30 negozi di calzature arriveranno da Pittarosso, che ha chiuso il 2014 con un fatturato in crescita del 22% nonostante la forte crisi del settore
Anche cibo e ristorazione continuano a crescere. Ecortnaturasì  punta su 15 nuovi supermercati del biologico con assunzioni per 87 persone, e altre 15 aperture arriveranno da Erbolario, dalle pizzerie Rossopomodoro e la carne alla griglia di Roadhouse.  Exploit delle yogurterie di Granulati Italia dove sono 26 i nuovi punti vendita in cantiere.  Buone le notizie per l’arredamento. Sono infatti previsti 20 shop in shop per Natuzzi, che rientrano nel cosiddetto Progetto Italia Essence, corner di 100 mq all’interno di negozi multibrand alto di gamma, di cui nel 2014 sono stati aperti  i primi punti vendita in via Durini a Milano e in via Gregorio VIII a Roma.

Da repubblica.it

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Di Margiov