Ven. Nov 22nd, 2024

infofranchising_serviziAprire un negozio di informatica

Quali sono i costi, guadagni e soluzioni di franchising per chi decide di aprire un negozio di informatica?

Aprire un negozio di informatica è un’idea imprenditoriale che può rivelarsi vincente sotto molti aspetti, dalla realizzazione professionale ai possibili ritorni economici, soprattutto se si sfruttano soluzioni innovative. Non dovrebbe essere un problema per chi mastica di computer, tablet e altri device. Ad esempio, anche riparare i tablet non più in garanzia è un affare assai proficuo.

Quanto costa aprire un negozio di informatica?
La cifra varia in base al tipo di servizio offerto. Ormai sono finiti, o quasi, i tempi in cui bastava un piccolo locale in cui esporre qualche computer per ottenere lauti guadagni. Internet domina la scena con hardware, software e servizi offerti a prezzi estremamente competitivi, spesso venduti dagli stessi produttori di computer e programmi. Quindi? Occorre lungimiranza. Hanno ancora mercato quelle attività che prevedono, a domicilio o da “remoto”, la riparazione di computer oppure l’installazione di software. I professionisti, le PMI e le persone meno esperte in materia, hanno ancora necessità di un service informatico a tutto tondo. Il negozio vero e proprio, quindi, può essere anche sostituito con un laboratorio (400-500 euro al mese di affitto) e un furgoncino (14mila euro se nuovo, ma talvolta basta la propria auto). Occorre posizionarsi bene anche online, offrendo assistenza tecnica qualificata, rapida ed efficiente. E per realizzare un buon sito e-commerce possono servire oltre 5mila euro. Al budget iniziale occorre aggiungere anche cifre sensibili in fatto di advertising. Volendo restare bassi, occorre un investimento iniziale di almeno 15/20mila euro.

Quanto si può guadagnare con un negozio di informatica?
Il guadagno netto su ogni computer venduto si attesta intorno al 10%. Una percentuale molto bassa: la concorrenza è forte. Meglio optare per l’assistenza tecnica, a domicilio e online. In questo caso, ma occorre offrire un servizio globale, si può chiedere anche 1.500 euro annuali per ogni postazione servita. Oppure optare per un servizio “a punti”: l’utente compra un numero iniziale di punti e a ogni intervento di assistenza sarà scalato dalla cifra un dato numero di punti in base alla difficoltà dell’intervento stesso. Un esempio? Installare i drive di una stampante può costare 25 punti, riparare un monitor 120, fornire un servizio di archiviazione cloud o una PEC, rispettivamente 400 e 35 punti, cambiare il vetro a un tablet 100 punti. Il valore di un singolo punto può essere stabilito dal gestore o essere frutto di una contrattazione (0,80 centesimo o 1 euro a punto, ad esempio). L’importante è restare competitivi e avere spirito d’iniziativa per affrontare la concorrenza.

Aprire un negozio di informatica in franchising
Ecco alcune soluzioni interessanti nell’ambito del franchise per chi desidera aprire un negozio d’informatica:  iRiparo. Perché? Semplice: costa poco (poco meno di 13mila euro, formazione inclusa) e offre servizi oggi più che mai indispensabili. iRiparo è un’azienda specializzata nella riparazione e nell’assistenza su iPhone, iPad e iPod. Finita la garanzia biennale, riparare un device Apple è veramente costoso, tanto da risultare sconveniente. Con i servizi offerti da iRiparo, invece, si può risparmiare un bel po’ di soldi. Altro franchisor interessante è PC Buster. Anche in questo caso, l’azienda spicca per i costi contenuti (circa 20mila euro) e l’essersi saputa ritagliare una nicchia di mercato fino a oggi poco esplorata: la riparazione delle consolle (Playstation, Xbox, Wii ecc.) guaste. Potrebbe essere proficuo affiancare al negozio d’informatica un’attività, sempre in franchising, per la rigenerazione delle cartucce delle stampanti (es. Dottor Ink e Euro Cartuccia).

da biancolavoro.it

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Di Margiov