Dom. Apr 28th, 2024

universo_vegano_franchisingAprire un ristorante vegetariano

Quali guadagni si possono aspettare, quali sono le soluzioni di franchising e cosa occorre per Aprire un Ristorante Vegetariano o Vegano?

Aprire un ristorante vegetariano è, senza dubbio, un’idea imprenditoriale vincente, anche perché nel nostro Paese sono in netta crescita le persone che hanno deciso di non mangiare carne.
Vegetariani e vegani in aumento
Il Paese della bistecca alla fiorentina, della cotoletta alla milanese, del brasato e del prosciutto saluta la carne. È quanto si deduce dall’ultima rilevazione Eurispes che, nel3, ha registrato un incremento di vegani e vegetariani in Italia dello 0,6%. In totale gli italiani che avrebbero scelto di non cibarsi di carne sarebbero 4,2 milio 201ni, ossia il 7,1% (6,5% vegetariani; 0,6% vegani) della popolazione. Stando ad altre ricerche, solo in India la percentuale di popolazione vegetariana e vegana sarebbe maggiore rispetto al nostro Paese. I ristoranti per coloro che non mangiano carne, tuttavia, sono ancora pochi nel Bel Paese. Qualcuno propone un apposito menù vegetariano, ma non vegano (persone che non si nutrono con alcun prodotto di derivazione animale, quali latticini e uova, ad esempio), ma il numero complessivo di locali esclusivamente dedicati a chi non mangia carne continua a essere estremamente scarso. Quindi aprire un ristorante vegetariano è una scelta imprenditoriale che può dare anche buone soddisfazioni economiche.

Cosa occorre per aprire un ristorante vegetariano?

Il gestore di un ristorante di questo tipo deve conoscere a menadito la cultura vegetariana e quella vegana. E per conoscerle, sebbene non sia obbligatorio, sarebbe caldamente consigliato non mangiare carne. Questo perché una percentuale altissima di vegani e vegetariani hanno fatto questa scelta alimentare per rispetto nei confronti degli animali: far sapere che il proprietario del locale adora le costate di manzo o le cotolette d’agnello non sarebbe una buona pubblicità. Oltre a questa raccomandazione, occorrono cuochi capaci di conoscere tante ricette vegetariane, ottimi fornitori di frutta, verdura e legumi e un locale di medie dimensioni.

Quanto costa aprire un ristorante vegetariano?
Molto dipende dalla scelta del locale. Basta di medie dimensioni, essendo quella rappresentata da vegetariani e vegani ancora una nicchia alimentare, sebbene in crescita. Meglio se il ristorante è posizionato in una città di medie dimensioni. Stando alle esperienze di coloro che hanno già dato avvio a un’attività del genere, un investimento bastevole in fase di start up si aggira intorno ai 100/120mila euro, forse qualcosa di più perché frutta e verdura devono essere molto freschi e all’ingrosso non costano poco.

Quanto si può guadagnare con un ristorante vegetariano?
Una volta divenuto noto alla comunità vegetariana della zona, un ristorante vegano o vegetariano non avrà grosse difficoltà a generare utili. I prezzi delle pietanze sono sovente più alti rispetto a un ristorante “tradizionale”, proprio per la qualità e la freschezza delle materie prime, oltre a non essere sempre di semplice preparazione. Una buona idea imprenditoriale potrebbe essere quella di affiancare al ristorante anche un piccolo bistrot per vendere prodotti alimentari per vegetariani e vegani, anche già cotti, al fine di far funzionare l’esercizio 24 ore su 24.

Adempimenti burocratici per aprire un ristorante vegetariano
L’iter burocratico da seguire è lo stesso previsto per dare avvio a un ristorante tradizionale. Il gestore (o almeno uno dei soci) deve possedere i requisiti professionali necessari per la somministrazione di alimenti e bevande, ossia o un titolo di studio abilitante (es. diploma dell’Istituto Alberghiero), o un’esperienza pregressa nel settore, o un corso specifico, chiamato SAB, tenuto da un ente formativo riconosciuto dalla locale Camera di Commercio. Sono i regolamenti comunali, invece, a definire i requisiti che deve possedere la struttura, mentre saranno i funzionari dell’Asl di riferimento a verificare la salubrità dei locali. Occorre, quindi, presentare la SCIA in Comune e iscriversi al Registro delle Imprese presso la CCIAA. Utilizzando la cosiddetta “Comunicazione Unica” è possibile regolarizzare telematicamente le posizioni INPS e INAIL di tutto il personale e del/dei gestore/i. Al fine di dare maggiore credibilità al locale, il gestore dovrebbe dotarsi anche di riconoscimenti delle associazioni che promuovono e tutelano la cultura vegetariana e vegana.

Aprire un ristorante vegetariano in franchising
È in evidente crescita il numero di franchisor operanti nel settore. Tra i più attivi, specialmente online, spicca Veggy Days, franchise di slow e fast food (Veggy Burger e Veggy Risto) vegani e vegetariani. Interessante anche l’offerta di Universo Vegano attraverso l’offerta UV Store + UV Meal (negozio e punto ristoro assieme). In ambito fast food è possibile valutare anche l’offerta di Maoz.

da biancolavoro.it

Di Margiov