Le attività di ristorazione sembrano non risentire molto della crisi economica, soprattutto nelle grandi città. Una buona organizzazione, una posizione “strategica” e la giusta competenza sono le chiavi essenziali per la buona riuscita di un’attività in questo campo. Una delle attività di ristorazione sulla quale poter investire è la piadineria.
Come aprire una piadineria
La scelta di maggiore successo e, sicuramente la più remunerativa, è quella di investire sull’apertura di un piccolo locale fronte-strada, da asporto, ubicato in una zona densamente popolata, che offra a studenti e lavoratori un pasto sfizioso e caldo a tutte le ore. Una grande passione per il gusto e la cucina, creatività e fantasia costituiscono gli ingredienti principali per intraprendere un’attività nell’ambito della ristorazione.
L’ investimento iniziale varia in base alla tipologia di locale che si vuole avviare. Il costo non è molto alto se la scelta vira sull’apertura di una piadineria da asporto, che non richiede locali molto grandi nè necessita di attrezzature particolari. Un locale di circa trenta-quaranta metri quadri è ottimale per un’attività di questo tipo. L’idea più fruttuosa è quella di metter su un locale di piccole dimensioni, che offra un servizio rapido, organizzato per servire un gran numero di clienti soprattutto nelle ore centrali della giornata.
I punti di forza principali devono essere centrati sulla qualità degli ingredienti, la particolarità delle ricette, un servizio rapido ed efficiente ed un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le spese diventano più cospicue nel caso in cui l’intezione sia quella di investire su un locale di medie o grandi dimensioni, attrezzato con dei tavoli e adatto dunque al servizio al coperto.
Sarà poi necessario procurarsi tutte le attrezzature che dovranno essere a norma e di ottima qualità.
Burocrazia
Per aprire una piadineria è necessario essere in possesso della partita IVA ed essere iscritti al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e all’Albo delle Imprese artigiane. L’autorizzazione dell’ ASL di appartenenza è obbligatoria per aprire qualsiasi attività di ristorazione. Tutto il personale dovrà essere munito di libretto d’idoneità sanitaria. Per avere l’autorizzazione dal Comune alla somministrazione di cibo e bevande bisogna essere iscritti al R.E.C.
L’iscrizione al R.E.C si effettua presentando una domanda che necessita obbligatoriamente di uno dei seguenti requisiti:
Possesso di un diploma di scuola alberghiera;
Possesso di un diploma di un corso professionale riconosciuto dalla regione;
Superamento di un esame di idoneità all’esercizio dell’attività presso la Camera di Commercio.
Come aprire una piadineria ambulante
Per aprire una piadineria ambulante i costi iniziali sono di gran lunga inferiori. L’investimento principale prevede solo l’acquisto o l’affitto di un camioncino adibito alla produzione delle piadine.
Anche la burocrazia diventa molto più semplice. In questo caso, infatti, non è necessario ottenere licenze, in quanto si tratta di attività di tipo artigianale. Tuttavia, è indispensabile iscriversi al R.E.C per avere l’autorizzazione a somministrare cibi e bevande.
Aprire una piadineria in Franchising
Un’altra alternativa è quella di aprire una piadineria in Franchising. In questo caso i costi iniziali sono abbastanza elevati, ma saranno ben ammortizzati in poco tempo. Col franchising, infatti, si parte con un’attività già conosciuta al grande pubblico che non necessita di pubblicità e che, quindi, può dare i suoi frutti fin da subito. Si “sfrutta” dunque un marchio noto, di un’attività ben avviata. Un ulteriore vantaggio è dato dal fatto che per l’apertura di una piadineria in franchising si è assistiti in tutte le fasi. Dalla scelta del locale al suo allestimento, dalla burocrazia alla vendita dei prodotti e all’acquisto di tutte le attrezzature necessarie.
da biancolavoro.it
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