Impiegato o libero professionista, uomo e del nord Italia, interessato soprattutto all’abbigliamento. E’ questo l’identikit dei potenziali franchisee che si stanno preparando per il Salone del Franchising (http://www.salonefranchisingmilano.com), l’appuntamento organizzato da Rds e Fiera di Milano (8-11 novembre a Fieramilanocity), durante il quale l’intero comparto, che non conosce crisi, si metterà in mostra con 200 marchi. Oltre alle grandi griffe tradizionali ci sarà “un fermento di piccole iniziative in settori di nicchia che come tali premiano l’innovazione, la creativita’ e la capacita’ di gestione dell’attivita’ e del business”, come ha spiegato il Ceo di Rds&Company e responsabile del Salone, Antonio Fossati. In particolare domineranno le offerte ‘green’, come format per fast food vegano, autolavaggi rispettosi dell’ambiente e bar ecologici.
Con una crescita del 2% negli ultimi tre anni, il franchising oggi vale 23 miliardi di euro (l’1,2% del Pil) ed ha registrato un incremento del 4% di marchi presenti in Italia. Secondo Fossati il settore è ‘’anticrisi’’, anche a livello occupazionale visto che ”sono oltre 190 mila le persone che lavorano nel franchising. Un dato sostanzialmente costante nell’ultimo triennio”. Tra i potenziali franchisee, dopo impiegati e professionisti (circa il 40%), ci sono imprenditori in cerca di cambiamento (14%), commercianti (10%) e manager (7,4%) spesso in uscita o già fuori da aziende. Due terzi dei candidati sono uomini mentre le donne rappresentano solo il 35% ed il 63% proviene dal nord Italia, il 30% da Centro e Sud, il 7% dall’estero. Abbigliamento (22%) e accessori per la persona (10,4%) sono i settori merceologici che suscitano maggiore interesse da parte dei franchisee, seguiti da food (17%) e servizi (18,7%). Il 22% guarda al commercio specializzato che comprende settori come ottica, casa, regalistica, fiori, animali.
Novità di quest’anno è il Negozio 2.0, un innovativo percorso interattivo che guida il visitatore del Salone a sperimentare con mano le potenzialita’ digitali, realizzato grazie al gruppo di ‘Lavoro Innovazione nel Retail’ di Assintel, l’associazione delle imprese Ict di Confcommercio, con il patrocinio di Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza. Pagamenti elettronici, firma digitale, vetrine e camerini interattivi, store community marketing, retail app: sono alcune delle nuove frontiere nel mondo del retail, ”di cui oggi non si puo’ piu’ discutere ma applicare”, sottolinea Fossati, convinto che il retail sia “un target importante e ancora in crescita per molte aziende di tecnologia”.
da ansa.it