Pitti Uomo diventa virtuale
La fiera più importante per la moda maschile sarà la prima a sbarcare interamente su internet. Ecco i dettagli dell’operazione che è destinata a cambiare le regole del Fashion System
Basta file all’ingresso. Stop ai biglietti aerei e agli alberghi prenotati con largo anticipo. E fine della corsa tra uno stand e l’altro alla ricerca dell’ultima tendenza. Da gennaio 2011, Pitti Immagine Uomo, la fiera più importante dell’abbigliamento maschile, passerà dal reale al virtuale. In un salto carpiato su Internet che azzera lo spazio e il tempo della moda e inaugura un nuovo metodo di lavoro per stilisti, amministratori delegati, venditori e compratori del Fashion System.
Seidimoda ne ha parlato in esclusiva coi protagonisti di questa rivoluzione: Agostino Poletto, vicedirettore di Pitti Immagine, Vincenzo M. Franco, direttore generale di Pitti Immagine e Fiera Digitale Srl e Francesco Bottigliero, amministratore delegato di Fiera Digitale Srl.
In cosa consiste il progetto “Pitti Immagine-fiera digitale”?
Franco: “Si tratta di tradurre in linguaggio virtuale tutto quello che fino a oggi era una fiera reale. Espositori, stand, abiti… tutto verrà fotografato da un team nei giorni dell’esposizione (11-14 gennaio 2011) e poi elaborato, in tempo reale, in modo che ogni proposta della manifestazione trovi la sua immagine speculare sul sito www.epitti.com. Inizieremo con un test su 100 marchi, poi estenderemo l’iniziativa a tutti i brand nel mese di giugno 2011″.
Cosa cambia rispetto al passato e quali sono gli scopi di questa rivoluzione?
Poletto: “Cambiano principalmente tre cose. La prima è il tempo: dal prossimo gennaio, i compratori avranno a disposizione un mese per fare i loro acquisti, approfittando del sito epitti.com per scoprire o rivedere quanto esposto durante i quattro giorni della manifestazione. In secondo luogo, lo spazio: gli acquirenti dei mercati emergenti che non possono venire a Firenze, avranno la possibilità di seguire in diretta la fiera reale. In ultimo, la praticità: da giugno, verrà fornito anche un servizio commerciale che permetterà di fare ordini direttamente dalla vetrina virtuale, esattamente come si farebbe in uno showroom”.
Con un fiera digitale non si rischia di “soffocare” quella reale?
Poletto: “Al contrario, le due realtà si aiuteranno a vicenda. La fiera reale resta un appuntamento necessario per confrontarsi con la concorrenza e per vivere la “realtà” degli eventi di Pitti. Quella virtuale, invece, sarà la sua appendice , il suo naturale prolungamento”
Franco: “Uno degli errori della contemporaneità è scindere ancora reale e virtuale, ormai due categorie legate a doppio filo. Al contrario, questa iniziativa dimostra come la relazione tra i due ambiti sia la risposta migliore alla nuova velocità richiesta dal mercato della moda di oggi”.
Quali sono gli sviluppi e gli scenari futuri che apre questa iniziativa?
Bottigliero: “L’evoluzione a cui ci stiamo preparando segue tre strade. La prima è la crescita del canale internet che da spalla diventerà l’attore principale del business nei prossimi anni. Per il 2011, infatti, il giro d’affari dell’e-commerce di settore è stimato per 140 miliardi di dollari con una crescita del +10%, aumento incredibile in tempi di crisi come questo. In secondo luogo, la ridefinizione dei rapporti tra stilisti e compratori troverà in epitti.com una risposta pratica e propositiva a quello che sarà il futuro. In ultimo, il nostro desiderio è di provare a proporre una nuova esperienza di acquisto, perché questo sarà il cardine dello shopping online di domani. Oggi i siti seguono troppo i cliché del passato e le categorie di ieri. La capacità di garantire un’esperienza coinvolgente quanto (e più) di quella fisica, sarà l’asso nella manica del Fashion System per conquistare le nuove generazioni di clienti”.
Appuntamento quindi al 12 gennaio 2011 per il debutto di epitti.com, il primo esempio mondiale di fiera fashion virtuale che prova, finalmente, a gettare le basi della Moda.2.
di Simone Marchetti da SEIDIMODA.REPUBBLICA.IT