Nel Tigullio è boom delle agenzie per “cuori infranti”
Simone Schiaffino
Tigullio terra di cuori infranti? Sembrerebbe, a giudicare dal lavoro dell’agenzia matrimoniale Dolce Incontro, che ha la sede a Chiavari, in corso Garibaldi. Un ufficio che ha aperto meno di un anno fa e che ha una crescita di una decina di iscritti al mese, da Chiavari, Sestri, Rapallo e dall’entroterra.
Uomini e donne di ogni età, di ogni estrazione sociale, che hanno un denominatore comune: la solitudine. Storie e destini tutti diversi, eppure tutti uguali, che il titolare dell’agenzia, Paolo Rapetti, ascolta, comprende, archivia e fa incrociare. «Faccio un po’ da psicologo, cerco di capire chi ho davanti, e metto in contatto persone che hanno affinità tra loro, che magari abitano a Chiavari e Rapallo ma non si conoscono – spiega Rapetti, un passato da manager commerciale ma anche da volontario in pubbliche assistenze e nel sociale – Dolce Incontro è un franchising di un marchio che già esiste in altre città italiane, ma che non era presente nel Levante ligure. Anzi, mi risulta che siamo l’unica agenzia matrimoniale nel Tigullio».
Un business, inutile negarlo, del resto si tratta di un’attività di intermediazione, anche se la “categoria merceologica” è materia delicata, delicatissima: la vita e i sentimenti di persone che sono in un momento difficile della loro esistenza. Divorzi e separazioni (tra l’altro in aumento, ogni anno, in tutta Italia) coppie annientate da un lutto che lascia solo e ferito chi sopravvive. «A volte arrivano persone che, dopo qualche parola, iniziano a piangere, qualcuno persino trema, per l’impatto con una curva improvvisa del destino – rivela il titolare di Dolce Incontro – La mia filosofia è questa: aiutare chi si rivolge a me, con onestà e trasparenza, e nella massima privacy. Ovviamente è anche un lavoro, e chiedo un compenso, anche se questo è molto inferiore ai prezzi praticati dalle agenzie più conosciute del settore».
Funziona così: la persona si iscrive, compilando un modulo con i suoi dati e un suo profilo. Paga seicento euro per un abbonamento semestrale. In questo periodo l’agenzia organizza per l’iscritto il maggior numero di contatti con persone che, in base al profilo, all’età, agli hobby, possono avere affinità e compatibilità con questa persona. «I risultati arrivano, eccome, magari non al primo incontro, ma al secondo, o al terzo. Ed è un’enorme soddisfazione quando una nuova coppia, “creata” da me, mi contatta per ringraziarmi del mio operato – prosegue Rapetti – Ho verificato sulla mia pelle quello che si prova: sono separato da mia moglie, ed ho incontrato la mia attuale compagna grazie ad un’agenzia come quella che ho aperto a Chiavari». Ma prima di trovare la strada giusta, Paolo Rapetti ha avuto anche modo di sperimentare chi, in questo settore, non si comporta con correttezza e onestà.
«Esistono agenzie che fanno pagare, e non combinano niente. Altre addirittura che pagano donne per accettare qualche incontro con un iscritto, salvo poi sparire nel nulla – dice il titolare di Dolce Incontro – Non è il mio caso, anche perché in questo modo si commettono reati, che vanno dalla truffa al favoreggiamento della prostituzione». Per questo motivo il settore delle agenzie matrimoniali è strettamente controllato dalla questura, che fornisce una licenza di esercizio e svolge controlli periodici sull’attività portata avanti da ogni centro.