Il governo cinese ha vietato, dal 1 giugno 2008, la distribuzione gratuita degli shopper in plastica e la vendita anche a titolo oneroso dei sacchetti prodotti con film plastici ultrasottili.
A un anno di distanza, l’associazione cinese CFFA, che rappresenta le catene di negozi e il franchising, ha cercato di stimare l’impatto della misura governativa sui consumi di shopper e sulle vendite dei negozi. Sebbene non tutti i commercianti rispettino il decreto, l’Associazione rileva che nei supermercati stranieri e in quelli nazionali la distribuzione di shopper usa-e-getta sia diminuita rispettivamente dell’80% e del 60%.
Considerando anche in piccoli negozi, CFFA stima una riduzione media del 66%, ovvero quasi 40 miliardi di sacchetti in meno rispetto agli anni passati, quando le buste erano distribuite gratuitamente. Le stime indicano infatti, per l’intera Cina, un consumo annuale di 40 miliardi di sacchetti nel 2006 e di 50 miliardi nel 2007.
Secondo l’indagine, le norme non avrebbero avuto alcun impatto negativo sulle vendite dei supemercati.
da POLIMERICA