La banca americana Cit avrebbe raggiunto un’intesa da 3 miliardi di dollari con i suoi obbligazionisti: la notizia, se confermata, le permetterebbe di evitare la bancarotta. Lo scrive il Wall Street Journal, che cita alcune fonti vicine al dossier.
Non si tratterebbe di un accordo utile, per la banca, a raggiungere una stabilità finanziaria di lungo periodo. Tuttavia Cit, specializzata nel credito alle pmi avrebbe in questo modo il tempo per trovare un’intesa con i creditori e per procedere ad una ristrutturazione.
L’istituto, che nei giorni passati era stato sull’orlo del fallimento, aveva chiesto aiuto anche al Governo americano, ma aveva ottenuto una risposta negativa. Ai colloqui avrebbero partecipato sia l’amministratore delegato di Cit, Jeffrey Peek, sia il gruppo Pimco, uno dei maggiori gestori di bond.
La banca, con sede a New York, si trova indebitata per 7,4 miliardi di dollari che scadranno nel primo trimestre del 2010. Lo scorso dicembre aveva ricevuto aiuti pubblici per 2,3 miliardi di dollari e nei giorni scorsi ha avvertito che se resterà priva di questi fondi ripercussioni negative potrebbero colpire quasi un milione di Pmi, tra cui esercizi in franchising della catena Dunkin’ Donuts, o i punti vendita del gruppo di grande distribuzione Dillards.
La notizia sta dando un forte impulso a tutte le piazze del vecchio continente, che continuano a un’ora dall’apertura a realizzare buoni guadagni.
da MILANOFINANZA.IT