IN ALCUNE REGIONI DURERANNO FINO A MARZO. Codacons: vendite -15%
Saldi: comincia la corsa allo sconto
A Milano code per le griffe della moda e il fenomeno Abercrombie: giovani in fila anche senza ribassi
MILANO – Un via anticipato rispetto agli anni precedenti. La stagione dei saldi comincia subito dopo capodanno in un fine settimana ancora festivo, ma il Codacons segnala un calo delle vendite del 15% rispetto al primo giorno dei saldi dello scorso anno. Sono Roma, Milano, Napoli, Bologna, Palermo e Venezia a fare da apripista alla stagione degli sconti, che inizia già il 2 gennaio. L’ultima regione ad avviare i ribassi, il 10 gennaio, sarà la Valle d’Aosta. I saldi in molte regioni proseguiranno fino agli inizi di marzo.
CODE – A Milano in mattinata code ordinate di clienti si sono formate sui marciapedi vicini ai negozi delle griffe famose, da Armani a Gucci, da Prada a Dolce e Gabbana, da Hermes a Ralph Lauren. Ma il fenomeno dell’anno rimane Abercrombie & Fitch. Il negozio milanese (unico finora in Italia) aperto poco prima di Natale, è stato preso d’assalto da giovani e giovanissimi. La coda sotto il portico di via San Pietro all’Orto all’angolo con corso Matteotti è folta e molto lunga. Anche se Abercrombie & Fitch gli sconti non li fa neppure. Nel Lazio la polizia stradale ha segnalato circa 10 chilometri di coda sulla via Pontina in direzione Latina per automobilisti in attesa di uscire a Castel Romano per andare in un outlet in occasione del primo giorno dei saldi. Lunghe code anche attorno all’outlet di Valmontone e nei pressi dei centri commerciali come Euroma2 e Cinecittà.
CHI COMPRA – Dati contrastanti su chi approfitterà dei saldi. Secondo la Confcommercio «il 67,4% ha dichiarato di attendere saldi per acquistare qualsiasi tipo di prodotto e il 68,4% spenderà tra i 100 e i 300 euro per un capo con lo sconto». Dati diversi quelli in possesso delle associazioni di consumatori Federconsumatori e Adusbef, che in una nota congiunta affermano che «per via della crisi che ancora permane e caratterizzata da una grande cautela e prudenza da parte delle famiglie, solo il 45% delle stesse è interessta ai saldi, con una spesa di 311 euro per ogni famiglia coinvolta, pari a 118 euro pro capite».
IL CALENDARIO – Ecco, di seguito, il calendario dei saldi invernali 2010:
ABRUZZO – 5 gennaio – 5 marzo
BASILICATA – 2 gennaio – 2 marzo
CALABRIA – 3 gennaio – 28 febbraio
CAMPANIA – 2 gennaio – 31 marzo
EMILIA ROMAGNA – 2 gennaio – 6 marzo
FRIULI VG – 3 gennaio – 31 marzo
LAZIO – 2 gennaio – 15 febbraio
LIGURIA – 5 gennaio – 18 febbraio
LOMBARDIA – 2 gennaio – 2 marzo
MARCHE – 6 gennaio – 1 marzo
MOLISE – 2 gennaio – 28 febbraio
PIEMONTE – 5 gennaio – 1 marzo
PUGLIA – 5 gennaio – 28 febbraio
SARDEGNA – 8 gennaio – 8 marzo
SICILIA – 2 gennaio – 15 marzo
TOSCANA – 7 gennaio – 7 marzo
UMBRIA – 7 gennaio – 6 marzo
VALLE D’AOSTA – 10 gennaio – 31 marzo
VENETO – 2 gennaio – 28 febbraio
BOLZANO – 9 gennaio – 20 febbraio
TRENTO – I commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi nella durata di 60 giorni.
LE RACCOMANDAZIONI DEL CODACONS – Il Codacons – che segnala una diminuzione degli acquisti del 15% rispetto al 2009 nel primo giorno di saldi invernali – propone il suo decalogo per le spese in saldo:
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce «saldo» deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzin.
3. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri eserciz.
4. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi
6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità.
7. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto «in modo chiaro e ben leggibile». La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla «nuova». Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati
9. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi
10. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all’ufficio comunale per il commercio o ai vigili urbani.
da IL CORRIERE DELLA SERA