Ven. Mag 3rd, 2024

Il Franchising da un autorevole punto di vista

Negozi_franchising_crisiNel mondo del franchising gli esperti non mancano. Chi più credibile, chi meno, e qualcuno anche con esperienza diretta di creazione e gestione di nuove reti. Una rara combinazione è quella di un dottore commercialista come Luigi Castrignanò, che unisce tre livelli di competenza: quella che gli deriva dalla sua formazione e da 26 anni di professione, quella specifica acquisita al servizio di clienti del settore e quella diretta in qualità di affiliato a un network di primaria importanza. E questa è la sua opinione su alcuni dei principali vantaggi del franchising.

1. In primo luogo a mio parere il franchising dà la possibilità di sfruttare economie di scala, poiché solitamente un negozio classico di vendita al dettaglio deve approvvigionarsi da più fornitori e non può ordinare quantitativi di merce di molto superiori a quelli che riesce a rivendere; di conseguenza non può usufruire di sconti e trattamenti privilegiati. Al contrario, se ad interagire con i fornitori è solo il franchisor, il quale effettua gli ordini per conto di tutti i negozi affiliati, evidentemente il prezzo finale della merce fornita gode di agevolazioni e riduzioni di prezzo.

2. Vantaggi del genere emergono anche sul costo dell’allestimento del negozio in franchising, poiché installare, arredare e rendere operativi diversi punti vendita ha un costo per singolo punto vendita sicuramente inferiore a quello che si avrebbe se un imprenditore operasse autonomamente.

3. Un altro vantaggio è rappresentato, pertanto, dall’avere un unico fornitore di riferimento: ciò significa potersi rifornire di tutta la merce attraverso un’unica spedizione e incorrere raramente in problemi di approvvigionamento, oltre che meglio pianificare finanziariamente la propria azienda.

4. Un fondamentale vantaggio proviene dal trasferimento del know-how da franchisor a franchisee. Uno dei cardini del franchising è infatti la formazione dell’affiliato. L’affiliante, purché serio, dispone di un bagaglio di conoscenze tecniche, commerciali, organizzative e logistiche che mette a disposizione dei nuovi affiliati. Ed è tale insieme di conoscenze acquisite dal franchisor che costituisce il cosiddetto know-how, ovvero il vero valore aggiunto, che viene trasferito. L’imprenditore che volesse avviare un’attività in franchising proprio in uno specifico settore nel quale non ha mai operato, dovrebbe evidentemente acquisire in proprio le conoscenze necessarie per avviare e gestire quell’attività. Proverà inoltre diverse strategie di marketing per far decollare il franchising nella sua azienda e sperimenterà diverse soluzioni. Commetterà inevitabilmente degli errori, fino ad arrivare, attraverso test e sperimentazioni successive, a trovare la formula più giusta per portare avanti il suo business. Queste attività richiedono tempo e risorse economiche ed ecco che un altro dei principali vantaggi di entrare a far parte di una valida rete di franchising è rappresentato proprio dall’opportunità di acquisire immediatamente il bagaglio di conoscenze di cui dispone il franchisor e quest’ultimo potrà quindi suggerire quale iniziativa di marketing ha dato in passato i migliori risultati o in che modo allestire il negozio per vendere di più. Potrà suggerire la migliore organizzazione aziendale, le mansioni da distribuire tra i dipendenti, nonché tutte le procedure operative per rendere da subito più agevole lo svolgimento delle attività in franchising, con notevole abbattimento dei tempi di produzione del reddito.

5. La comunicazione, non solo in senso verticale da franchisor a franchisee, ma anche in senso orizzontale da franchisee a franchisee, per creare una sinergia e uno scambio di informazioni con altri affiliati locali o nazionali attraverso i canali messi a disposizione dal franchisor, quali piattaforme internet, che consentano agli affiliati di fare squadra, cioè di creare una rete in franchising, condividendo informazioni e accettando consigli.

6. Infine un elemento secondo me decisivo dal punto di vista dell’affiliante: lo sviluppo del proprio business con aperture di nuovi punti vendita. Un’azienda in franchising che punta su una rete di vendita al dettaglio e che vuole espandere il proprio business dovrà aprire direttamente nuovi punti vendita, il che comporta dispendio di energie e risorse, in quanto dovrà assumere dipendenti in ogni zona geografica in cui intende aprire un nuovo punto vendita, gestire attraverso i propri dipendenti tutti gli aspetti legali, amministrativi, tecnici e commerciali legati all’apertura e gestione del nuovo punto vendita in franchising, nonché studiare e mettere a punto i sistemi di controllo e supervisione più rigidi ed efficienti. Al contrario, attraverso il sistema di affiliazione l’azienda affiliante demanda tutti questi oneri all’affiliato, che è di certo più motivato e ha tutto l’interesse a diventare operativo e a produrre reddito nel minor tempo possibile. Il franchisor, inoltre, acquisisce un minor rischio d’impresa, poiché, se un affiliato è insolvente, lo stesso può essere facilmente sostituito e la rete in franchising non ne risente, mentre al  contrario l’insolvenza di un punto vendita diretto crea maggiori ripercussioni negative su tutta l’azienda.

da millionaire.it

Di Margiov