Le sigarette elettroniche fanno boom
A gonfie vele gli affari per i tre punti vendita aperti in città: molti le hanno regalate a Natale e i fumatori risparmiano
di Marta Artico
C’è chi lo fa per fumare meno, chi per smettere completamente, qualcuno addirittura ha iniziato a tenere tra le labbra un bocchino colorato (in gergo drip-tip) per aspirare un’essenza al gusto di ananas. Anche a Mestre le sigarette elettroniche, le e-cigarettes, stanno spopolando e il kit per abbandonare la “bionda”, è diventato uno tra i regali più gettonati del Natale 2012.
In città di negozi ce ne sono tre e hanno aperto tutti in un breve arco di tempo. Il primo è il punto vendita Ovale, che si trova in via San Donà, di fronte alla ex Plip. Il titolare, Alessandro Grande, ha inaugurato a marzo dell’anno scorso, per poi ingrandirsi e spostarsi a Carpenedo.
Concessionario del marchio Ovale in esclusiva, spiega che a Natale le vendite sono aumentate del 40 per cento. Per lui che di negozi ne ha aperti tre (Mestre, Treviso e San Donà) e a breve colonizzerà Paese di Treviso, la e-cigarette è una filosofia: «Il fumatore del futuro sarà elettronico, bruciare carta diverrà fuori luogo, fa parte dell’evoluzione della razza. Queste sigarette eliminano il 99 per cento del danno derivato dal tabacco, impregnato di 4.800 veleni, tra cui l’arsenico e il piombo. E soprattutto non avviene la combustione, che fa male, perché il monossido è cancerogeno: qui c’è il vapore acqueo».
Da Ovale il kit completo per iniziare a fumare elettronico costa tra i 100 e i 130 euro, completo di due sigarette, cavo usb, batteria al litio e così via. «La percentuale di coloro che smettono di fumare le sigarette tradizionali provando le elettroniche è molto alta, senza contare che è un risparmio: al mese un accanito fumatore del vecchio tipo, spenderà 50-60 euro anziché i 150 di prima».
Ma come la mettiamo con il Ministero della Sanità che ha avvertito dei rischi delle e-cigarettes? «Dietro ci sono le case farmaceutiche, i tabaccai, c’è la volontà di monopolizzare e tassare un business che tira».
Insomma, per i venditori la sigaretta elettronica conviene e non fa male.
A novembre iIn via Carducci, al posto di una ex gioielleria, ha aperto un negozio in franchising della catena Smooke. Dietro il bancone ci sono Cinzia e Daniela, le titolari, due signore che sanno vendere e hanno deciso di buttarsi nella mischia e investire. Da Smooke c’è la fila e l’orario è continuato. Si può scegliere il kit starter da 45 euro o il completo da 84, con tutto quel che serve.
A guardare le signore che entrano e provano i vari gusti, nicotina free o potenziate, aromatizzate con essenze al sapore di irish cream, fragola o caffè, fa venire voglia: «Intanto la nostra nicotina non ha additivi», spiegano, «senza contare che un fumatore passando all’elettronica risparmia all’anno il costo di una vacanza. Il cliente tipo? Donne, mamme, ragazzi, la media è sui trenta anni ma l’età oscilla tra i 18 e i 70. Tantissimi fanno il regalo ai genitori o le mogli ai mariti e viceversa».
In calle del Sale ha aperto invece il punto vendita “Io Fumo”, altra catena in franchising che ha inaugurato il 10 novembre, sempre affollata di avventori.
da nuovavenezia.gelocal.it