Mantova gli incentivi di Comune e Regione per aprire dei franchising  nel centro storico vanno a vuoto

Mantova gli incentivi di Comune e Regione per aprire dei franchising nel centro storico vanno a vuoto

Aziende in franchising, il bando è andato a vuoto
Gli incentivi di Regione e Comune non hanno convinto le imprese ad investire. L’assessore Buvoli: «Ma a settembre ci saranno comunque due nuove aperture»

franchising-1MANTOVA. Le tante speranze iniziali sono andate deluse. Il bando regionale per incentivare l’apertura di negozi in franchising nel centro storico di Mantova è finito con zero contratti, il che significa che nessuna nuova attività commerciale si è insediata in città. Hanno fallito, dunque, gli incentivi messi a disposizione dal Pirellone (un contributo a fondo perduto di 10mila euro a fronte di un investimento di almeno 20mila euro da parte del commerciante) e dal Comune (rimborso di due anni di Imu per i proprietari di negozi sfitti che avessero accettato di ridurre il canone d’affitto almeno del 20%, rimborso, sempre per due anni, di Cosap e tassa rifiuti per gli imprenditori).
Dall’iniziale interesse di una trentina di franchisor si è arrivati ad appena una decina di loro venuta da Milano a Mantova per incontrare i potenziali franchisee e visionare i loro negozi in centro, ma che alla fine si sono ritirati.
«In compenso – annuncia il vice sindaco nonchè assessore al bilancio e alle attività produttive Giovanni Buvoli – abbiamo ottenuto l’interesse di franchisor che erano fuori dal bando, incuriositi dalle nostre agevolazioni fiscali. E così, due contratti sono già stati conclusi e a settembre apriranno un negozio in franchising per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari e un altro, non in franchising, per capi d’abbigliamento artigianali».
Non solo. «Altri due operatori – annuncia Buvoli – stanno concludendo le trattative per aprire altrettante attività in franchising nel settore del food. Insomma, nonostante le difficoltà, qualcosa si muove nel commercio a Mantova. E in Valletta Valsecchi stiamo aiutando un privato ad aprire un supermercato. Non dimentichiamo, infatti, che ci sono state le nuove aperture di 5 bar e 7 ristoranti, più altri 10 bar e 8 ristoranti che hanno cambiato gestione».
Buvoli analizza le cause del «fallimento del bando regionale in tutta la Lombardia»: «Troppo poco il tempo concesso ai commercianti per partecipare al bando. Poi la scarsa appetibilità dei marchi che hanno aderito e la loro poca flessibilità nella ricerca degli spazi visto che quando venivano a Mantova pretendevano un negozio di una precisa metratura e in una via ben precisa del centro. Inoltre, queste ditte di Franchising chiedevano ai potenziali franchisee un impegno finanziario molto alto fin da subito, cosa che ha scoraggiato gli interessati». Non tutto il male vien per nuocere se è vero che, al di là del bando, Mantova è diventata comunque appetibile dal punto di vista commerciale: «Merito anche dalla Camera di Commercio – dice Buvoli che ha messo a disposizione i suoi uffici. Ma l’aumento dei turisti nella Mantova capitale, gli investimenti che abbiamo fatto per riqualificare il centro storico hanno dato ai commercianti la spinta decisiva per rischiare. Adesso serve non disperdere il patrimonio che abbiamo costruito. Ora serve una struttura pubblico-privata tra Comune, associazioni di categorie ed ente camerale che diventi punto di riferimento per coloro che vogliono aprire un’attività commerciale. E poi – conclude – siamo pronti a partecipare ad un nuovo bando dove la Regione metterà 100mila euro in conto capitale per la ristrutturazione dei negozi e noi altrettanto sottoforma di promozione e marketing e agevolazioni fiscali».

 (Sa.Mor.) da gazzetta di Mantova

[contact-form-7 id=”6252″ title=”Blog Franchising 2″]