Franchising sigarette elettroniche: boom di negozi.
Negli ultimi anni si è registrato un incremento notevole di aperture di negozi di sigarette elettroniche. Si tratta di punti vendita
specializzati esclusivamente nella vendita di e-cig e dei cosiddetti liquidi che vengono utilizzati all’interno del dispositivo per conferire un certo aroma alla boccata.
Queste sigarette sono dispositivi elettronici dotati di batterie ricaricabili che permettono di generare una specie di vapore che contiene glicole propilenico e che dà una sensazione più o meno simile a quella che si prova fumando una sigaretta reale. Il modello di business è risultato redditizio per i seguenti motivi: anche se c’è qualche studio che ha paventato la possibilità che le sigarette elettroniche non siano del tutto innocue per la salute, tutte le ricerche concordano sul fatto che il tabacco di una sigaretta classica è sicuramente più dannoso del vapore generato dalla sigaretta elettronica.
Il secondo vantaggio è rappresentato dai costi: anche se il prezzo del dispositivo oscilla intorno ai 70-80 euro, sul lungo periodo il fumatore si ritrova un risparmio consistente. Oltre alla sigaretta elettronica è necessario acquistare periodicamente le ricariche che possono contenere una percentuale di nicotina, oltre ad un aroma scelto dall’utente. Il negoziante guadagna dalla rivendita delle sigarette elettroniche e dalle ricariche.
Per aprire un negozio di sigarette elettroniche può bastare un locale di 20 o 30 metri quadrati, dotato di vetrina. Esistono diversi marchi che offrono la possibilità di aprire un negozio si sigarette elettroniche in franchising. L’investimento si aggiora, di norma, intorno ai 12.000 euro, comprensivo di arredamento e della prima fornitura.
comunicato stampa