Mar. Apr 8th, 2025

obikaObikà il boom dei mozzarella bar

Un fondo nel capitale per sostenere l’espansione. Aperture a Los Angeles e Roma
“Ecco qua” la crescita dei mozzarella bar Obikà: il marchio tratto dal dialetto napoletano, che pone la bufala campana Dop al centro della propria proposta gastronomica, conta di raggiungere quest’anno ricavi per 15 milioni di euro dai 12 milioni del fatturato consolidato 2009, aprirà locali a Los Angeles e a Roma e avrà nel giro di due-tre anni trenta ristoranti dai tredici attuali. Lo rivela il fondatore partenopeo Silvio Ursini, annunciando l’ingresso entro l’estate di un fondo di private equity per sostenere l’espansione della società in Italia e all’estero. Obikà offre ogni giorno, da Palermo a Milano, da Londra a Kuwait City, da New York a Tokyo, mozzarella di bufala proveniente dalla piana del Volturno e dalla piana del Sele.

Obikà i mozzarella bar! Traduzione dal napoletano: ecco i nuovi locali che mettono la mozzarella di bufala Dop campana al centro della propria proposta gastronomica. A inventarli è Silvio Ursini, un partenopeo che vive a Roma e mutua l’idea dai giapponesi sushi bar, sostituendo al pesce il tipico formaggio a pasta filata made in Campania. Del Paese nipponico il marchio Obikà riprende solo la stilizzazione dei caratteri. Tutto il resto è ristorazione di alta qualità basata sulla mozzarella di bufala, accompagnata da “contorni” italiani di origine certificata come il prosciutto di San Daniele o la bresaola della Valtellina, il parmigiano reggiano Dop o il lardo di Colonnata, il pane carasau, le acciughe di Cetara e così via, passando per la ‘nduja calabrese, fino ai capperi di Pantelleria. Tutto quello che viene servito sulle tavole dei suoi ristoranti è fresco di giornata. La mozzarella, quella più delicata della zona di Battipaglia-Paestum o quella casertana della piana del Volturno, fino a quella laziale dell’agro-pontino, arriva tutti i giorni negli otto locali italiani e ogni due giorni a Tokyo, New York, Kuwait City e Londra per via aerea.
I ristoranti sono posizionati strategicamente in zone esclusive. Qualche esempio: il locale londinese si trova all’interno di Selfridges e in Northumberland Place, vicino a Trafalgar Square; quello newyorkese in Madison Ave, nel cuore di Manhattan; a Firenze l’Osteria Tornabuoni si trova nell’omonimo Palazzo della centralissima via Tornabuoni; infine, a Milano il Bar lounge è ubicato nella Rinascente vicina al Duomo.
Dopo la nuova apertura a Palermo, avvenuta la settimana scorsa, Obikà arriverà quest’estate prima a Los Angeles, negli Stati Uniti, e poi a settembre inaugurerà il terzo locale a Roma. A fine anno conterà quindici ristoranti, destinati a raddoppiare entro i prossimi due-tre anni. A quel punto potrebbe concretizzarsi anche l’ipotesi Piazza Affari. Ursini spiega, infatti, che è in procinto di entrare nel capitale della holding F&B Spa (fondata nel 2003 assieme ad altri soci “non campani”, racconta) un fondo di private equity, che rileverà una quota di minoranza per sostenere il piano di espansione in Italia e all’estero del marchio Obikà. “L’operazione si concluderà entro l’estate”, assicura l’imprenditore napoletano.
Il difficile momento congiunturale non ha neanche sfiorato il gruppo, come ha ribadito il Los Angeles Times: “Né la crisi economica, né alcuni campioni di mozzarella contaminata alla diossina provenienti dalla regione Campania hanno arrestato la marcia internazionale di Obikà”. Il fatturato consolidato nel 2009 è salito infatti a 12 milioni, escludendo i cinque punti in franchising. Il budget 2010 prevede ricavi ancora in crescita a 15 milioni.
Ursini non esclude altre aperture quest’anno rispetto a quelle previste, ad esempio “negli aeroporti o nelle grandi stazioni, dove le procedure sono più rapide”. E non esclude neanche uno sbarco a Napoli, nella terra d’origine, “dove la mozzarella è un’istituzione per tutti”, magari però “in franchising con un partner locale”.

Silvio Ursini, nato a Napoli, dove vive fino all’età di diciassette anni, è il fondatore di Obikà. La società che controlla la prima catena di mozzarella bar del mondo è la F&B Spa, di cui Ursini è presidente e azionista di maggioranza. Il gruppo nasce il 5 febbraio del 2003 grazie alla voglia di dar vita a un’idea di ristorazione innovativa, centrata sulla mozzarella di bufala campana Dop e su altri prodotti tipici della gastronomia italiana di alta qualità. Ursini si laurea in Business internazionali magna cum laude all’Università di Georgetown, a Washington, negli Stati Uniti. Riceve inoltre un Baccalaureat internazionale presso L’Ecole Internationale di Ginevra. Nella sua formazione professionale rientrano esperienze nel marketing presso Procter & Gamble e nella pubblicità con Jacques Seguelà. Dal 1989 collabora con Bulgari, diventando il vice presidente esecutivo del Settore Immagine e Servizi Creativi della casa di gioielli italiana, di cui è attualmente responsabile del settore Hotels and Resorts. Viene definito “uno dei creativi più dotati d’Italia” dal magazine “Wallpaper*”.
I locali in Italia e all’estero
• Roma – piazza di Firenze
• Roma – piazza Campo dei Fiori
• Milano Duomo
• Milano Brera
• Milano – Malpensa
• Torino
• Fidenza
• Firenze
• Palermo
• Londra
• Kuwait City
• New York
• Tokyo

Ecco i tredici locali di Obikà attualmente attivi. Quest’estate due nuove aperture: una a Los Angeles, negli Stati Uniti, e un’altra (la terza) a Roma

Sergio Governale da

Di Margiov

4 pensiero su “Obikà mozzarella bar”
  1. salve abbito a bologna…
    questo tipo di attivita’ e molto interessante…
    sono interessato ad aprofondire il tema…
    e perche no fare parte del vostro frachising!!
    ho 41 anni residente a bologna
    aspetto risposta
    grazie

  2. SALVE VORREI TRASFORMARE IL MIO BAR IN UN OBIKA’ MOZZARELLA BAR COME DEVO FARE PER ENTRARE NEL VOSTRO MONDO.
    MI POTETE CONTATTARE AL 333-3837683 ANTONIO

  3. SALVE SONO ANDREA VORREI INFORMAZIONI PER UN EVENTUALE TRASFORMAZIONE DEL MIO BAR IN UN OBIKà MOZZARELLA BAR
    PER CONTATTI 335-364304

  4. vorrei sapere come aprire un franchising con obika’e quali sono le procedure da intraprendere.
    Grazie

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