Dom. Apr 28th, 2024

A Orbassano il negozio dove comprano i rifiuti
La cooperativa paga i rifiuti differenziati e i cittadini possono spendere il credito maturato nei negozi convenzionati della città “L’immondizia è denaro” E con gli scarti di casa, ora si compra la spesa

Giuseppe Legato

In poco più di un mese 150 famiglie di Orbassano hanno iniziato a vendere i loro rifiuti. Soltanto, però, dopo averli differenziati. Carta, alluminio, cartone, plastica e ferro non finiscono più nei centri di stoccaggio del Covar 14 (consorzio rifiuti cintura sud di Torino), ma nei capannoni dello «Spazio Ecologico», piazza della Pace, nell’area che sorge dietro l’ufficio postale di via San Rocco. In cambio ci sono vantaggi economici, soldi da spendere negli esercizi commerciali cittadini.

Per la serie: come fare un piccolo business con l’immondizia di casa. L’iniziativa è stata lanciata, lo scorso mese di maggio, da Ri-Ambientando Società Cooperativa,e dal suo direttore Antonio Fischetto (ci sono anche molti collaboratori specialisti del settore rifiuti ed energia), un giovane imprenditore impegnato anche nel settore del fotovoltaico e delle rinnovabili in generale. Il progetto di «Spazio Ecologico» è stato messo in piedi con il Comune di Orbassano «che – spiega l’assessore all’Ambiente Giovanni Gallo – ha regalato i locali di raccolta carta che sono di proprietà della nostra amministrazione. Non chiediamo un rimborso né un canone. Pensiamo ai vantaggi che la città può avere da un’attività del genere. E non sono pochi».

Nelle tasche dei cittadini che vendono i rifiuti, qualcosa, torna. Ogni chilogrammo di «differenziato» vale un tot di centesimi (rispettivamente 15 cent per l’alluminio, 11 cent per la plastica, 3 cent per il ferro e il cartone, 1 cent per la carta). La cifra ottenuta dalla vendita viene caricata su una sorta di bancomat (si chiama ecologiccard). I soldi poi, possono essere spesi nei 70 esercizi di Orbassano convenzionati con l’iniziativa (per lo più abbigliamento e alimentari).

«Ci rendiamo conto – spiega il sindaco di Orbassano, Eugenio Gambetta – che la cifra risparmiata non è altissima, ma qui è in gioco anche altro». Cosa? «Lo stimolo per i nostri cittadini a differenziare i rifiuti con la prospettiva di un piccolo risparmio sugli acquisti di altri beni. Diciamo che è un’operazione di moral dissuasion , una strategia che vuole accrescere la cultura del rispetto per l’ambiente». Secondo i tecnici del Covar 14, con una sistematica abitudine a vendere il rifiuto differenziato, ogni famiglia può risparmiare – ogni anno – fino a 180 euro.

L’attività è finanziata da un gruppo di imprenditori, ma la parte più consistente, economicamente parlando, arriva dai contributi Conai (consorzio nazionale imballaggi) che premia le realtà virtuose – anche private – dedite a sensibilizzare i cittadini sul tema della differenziata. Piccolo particolare: nel centro ecologico (aperto martedì dalle 12 alle 18, giovedì dalle 9 alle 13 e sabato sempre dalle 9 alle 13) possono recarsi soltanto i residenti di Orbassano. «Noi intanto – dicono i responsabili di Ri-Ambientando – stiamo provando ad aprire un franchising di questa iniziativa. Sono in corso trattative con alcuni Comuni della cintura torinese, ma anche dell’Astigiano».

da LASTAMPA.IT

Di Margiov