Il franchising protagonista a Piacenza Expo
Sempre più persone, nonostante la recessione, pensano che aprire un negozio di prodotti o un centro servizi in franchising sia il percorso più sicuro per avere successo. Affidarsi a una insegna di franchising vuol dire, per il neo-imprenditore, assicurarsi una più alta probabilità di successo rispetto all’apertura di un negozio con una propria targa identificativa, sconosciuta nel mercato. Un’indagine americana di IFA (International Franchise Association – Washington – USA) ha rilevato infatti che il 90% dei punti vendita in franchising è ancora aperto dopo 5 anni.
Varie le attività: quelle commerciali propriamente dette comportano la vendita di beni e prodotti e l’investimento è di un certo rilievo; le attività che riguardano la vendita e offerta di servizi richiedono invece un investimento più ridotto e le pratiche amministrative sono più snelle; il master franchising, poi, è l’operazione commerciale tra due imprese in base alla quale l’affiliante concede all’affiliato (o master franchisee), dietro corrispettivo finanziario diretto o indiretto, il diritto di stipulare accordi di franchising con terzi, e in questo caso l’esborso di denaro per pagare licenza e know-how stranieri è importante.
In progressiva crescita a partire dai primi anni Ottanta il franchising in Italia, con l’emanazione della legge n. 129/2004, ha uno sviluppo più riflessivo. E, nonostante la crisi economica-finanziaria mondiale di questi ultimi anni, le attività in franchising hanno registrato nel 2009 una buona tenuta (fonte: Rapporto Franchising Italia 2009, Assofranchising, ultimo pubblicato), indipendentemente dal mercato di riferimento e dalla categoria merceologica: 869 le insegne censite, di cui 56 straniere, che gestiscono oltre 53mila punti vendita con più di 180mila addetti occupati, per un fatturato complessivo di 21,7 miliardi di Euro. Sempre nel 2009, si rafforzano le reti di franchising nell’area Nord Ovest, con 325 insegne, e sostanziale tenuta nell’area Nord Est , con 175 insegne.
Anche in un 2010 difficile per l’economia italiana e per la distribuzione commerciale, emergono dati interessanti. Lo conferma l’indagine online condotta da BeTheBoss Italia (portale leader per il franchising) e QUiCKFairs®, (primo organizzatore di fiere low cost in Italia) in esclusiva per gli espositori di FRANCHISING 2011 NORD (prima fiera realizzata in Italia con la formula low cost www.fieradelfranchising.it) sabato 28 e domenica 29 maggio prossimi a PiacenzaExpo. I franchisor partecipanti all’indagine sono attivi in tutti i 30 principali settori di attività. Del 70% dei franchisor che hanno risposto in modo esaustivo all’indagine, il 65% appartiene al settore servizi (ristorazione, servizi specialistici alle persone e alle imprese, centri estetici, agenzie viaggio, internet e telefonia, formazione e consulenza) , il 35% al franchising di prodotti (abbigliamento, calzature e pelletteria, arredo, prodotti specialistici). Il 54,5% dei franchisor dichiara che il fatturato 2010 sul 2009 delle reti di vendita in franchising è in crescita (solo il 33% dei punti vendita tradizionali lo afferma) e la percentuale sale all’84,4% se si sommano anche le risposte “il fatturato è rimasto uguale all’anno precedente”.
Principali fattori esterni che hanno inciso sul risultato: per il 72,2% l’incertezza indotta dalla crisi economica e finanziaria; per il 49,3 il clima politico-sociale; per il 45,9% la riduzione degli acquisti da parte dei consumatori. Sempre dall’indagine online, le previsioni a breve (consuntivo 2011) sono ottimistiche: il 70% dei franchisor si aspetta per il 2011 un fatturato in crescita e la percentuale tocca l’ 87,2% se si considerano anche coloro che prevedono un fatturato uguale al 2010. Per migliorare la performance della rete di franchising, il 75,0% dei franchisor si impegna ad aumentare l’innovazione dei prodotti e/o dei servizi; il 67,5% segnala una maggiore attenzione alle esigenze dei componenti della rete di franchising; il 63,4% prevede l’aumento delle azioni di marketing/pubblicità; il 55,3% si impegna a incentivare l’offerta di affiliazione.
“Da Assofranchising e dai dati rilevati dall’indagine online – sostiene Giuseppe Bonani, presidente BeTheBoss Italia e fra i massimi esperti del franchising in Italia – emerge, dunque, che il franchising è riuscito a reagire meglio del commercio indipendente (tradizionale) alla crisi economica e che la forza del network di franchising è un plus per superare la crisi e per proiettarsi nel mercato con maggiore determinazione in futuro e occupare spazi alla concorrenza ”.
A FRANCHISING 2011 NORD, sabato 28 e domenica 29 maggio, PiacenzaExpo (facilmente raggiungibile dagli svincoli autostradali A1 e A21), orari 09:00-18:00, oltre 40 gli espositori nei settori ristorazione e gelaterie, gioiellerie, abbigliamento bambino, cucine, tecniche e sistemi per il risparmio energetico, ’estetica e benessere, servizi di telecomunicazione, pubblicità sugli scontrini, stampe fotografiche, cura dei denti, viaggi e turismo, servizi ai single e ai futuri sposi. Servizi per l’assistenza alle imprese, alle persone, alla famiglia… Fra le insegne estere, RapidFlore (fiori recisi), Nomasvello (estetica), TicketCom (pubblicità), Schmidt (cucine), PetitPatapon (abbigliamento bambino).
Di altissimo livello gli incontri formativi/informativi, organizzati in workshop a ingresso gratuito. Utili spunti da brand di ristorazione come McDonald’s (numero 1 a livello mondiale nel franchising); ampio spazio alle donne con interventi al femminile; indicazioni sulla ricerca di fondi statali e regionali; interventi esplicativi sulle clausole essenziali del contratto; tutti i passi per trasformare un’idea imprenditoriale in un progetto di franchising. E, per saperne di più, alcune case history di franchisor in diretta.