Ven. Mag 17th, 2024

Aprire una agenzia matrimoniale in franchising, i consigli degli esperti

Elisa Di Battista

A volte bastano poche migliaia di euro, e tanta determinazione, per avviare un’attività commerciale in franchising. Se poi l’ambito degli incontri e dei sentimenti vi stuzzica, una possibilità per conciliare attività imprenditoriale e interesse per i rapporti sociali, è quella di aprire un’agenzia matrimoniale, appunto, in franchising.

Per avviare un franchising bisogna, innanzitutto, contattare la casa madre (franchisor) del marchio che si vuole aprire e ipotizzare un investimento iniziale fisso, quindi cercare una location in linea con le esigenze del punto vendita. I vantaggi di questa formula consistono nel fatto che il franchisor offre all’affiliato (franchisee) supporto, know how e informazioni fondamentali per avviare l’attività usufruendo di un brand già noto, in cambio del pagamento di una fee d’ingresso (una quota da pagare all’inizio) e di royalties da pagare mensilmente. In alcuni casi, però, fee e royalties vengono aboliti, come nel caso del Club Di Più, che abbatte questi costi e richiede, come investimento iniziale, una quota di minimo 5000 euro + Iva per avviare l’attività.

Altre agenzie, invece, chiedono investimenti iniziali più alti: Felice Incontro, ad esempio, parte da un minimo di 10.500 euro per arrivare a circa 20.000 euro, per affiliarsi: se l’investimento iniziale è più basso, bisogna prevedere il versamento di royalties mensili di circa 300-400 euro; altrimenti non ci sono royalties da pagare e, in entrambi i casi, l’affiliazione deve durare come minimo 5 anni.

Per avviare un’attività di questo tipo non servono titoli di studio specifici né esperienza nel settore, ma sono richiesti spirito imprenditoriale, capacità relazionale e di ascolto, empatia per riuscire a entrare in sintonia con il cliente, far sì che si apra, racconti di sè e decida di iscriversi all’agenzia che consente, in breve tempo, di incontrare persone dell’altro sesso.

La casa madre mette a disposizione i suoi strumenti per avviare un’attività: brevi corsi di formazione all’interno delle sedi già avviate, nozioni di marketing e di vendita, assistenza tecnica e commerciale, fornitura di software e strumenti di business intelligence, supporto da parte di consulenti qualificati. Il data base dei contatti nel caso delle agenzie matrimoniali è, ovviamente, lo strumento base che il franchisor mette a disposizione dell’affiliato: si tratta dell’archivio con i dati degli iscritti che il franchisee deve aggiornare e tenere sotto controllo per far incontrare persone affini. In alcuni casi, addirittura, la casa madre mette a disposizione in comodato d’uso gratuito, pc, stampanti e attrezzature per l’ufficio, come fa ad esempio Meeting Italia.

Ma a quanto ammonta il fatturato annuo di un’agenzia matrimoniale? “Dipende dalla zona”, spiega Valeria Pilla, legale rappresentante Club Di Più Srl, agenzia nata in Veneto nel 1996 e con sedi in tutta Italia, “si possono avere fatturati da 70.000 euro fino a 250.000 euro all’anno, ma anche di più se il titolare ha esperienza imprenditoriale e la zona è ad alta densità demografica”.

I costi sono quelli relativi all’affitto della location, che deve essere facilmente raggiungibile dai clienti, dei mobili, della pubblicità, degli eventuali dipendenti assunti nel punto vendita (il consiglio di Club Di Più è di avere un dipendente, oltre al proprietario, a gestire l’attività). “Il guadagno netto”, prosegue Valeria,”si stima in fase di colloquio, e per chi davvero vuole fare questo mestiere bastano un paio di mesi per diventare davvero operativi e iniziare a lavorare nel proprio punto vendita”.

Anche Cipriano Iannone, 40enne casertano con un passato da commerciale, ha deciso di avviare un’agenzia per single in franchising del brand Felice Incontro a Caserta, e nell’arco di 3 mesi ha visto concretizzarsi i propri progetti. “Sono entusiasta della mia nuova attività”, racconta. “e mi sento decisamente predisposto per questo tipo di lavoro: ho a che fare con tante persone, ascolto chi si rivolge a noi, molti ci vedono come ‘ultima spiaggia’, si sentono soli, e a me piace ascoltare, interagire e dare una mano”. Certo, Caserta, realtà piuttosto piccola se paragonata a grandi metropoli come Milano e Roma, non è il luogo più facile per avviare questo tipo di attività: “Sono sicuro”, prosegue Cipriano, “che le sedi del Nord, Milano o Bergamo ad esempio, siano più avvantaggiate perchè l’ambiente è meno provinciale e meno chiuso. Le persone che si rivolgono alle nostre agenzie possiedono solitamente un buon impiego, sono economicamente indipendenti ma hanno poca possibilità di relazionarsi, presi dalla frenesia della vita e del lavoro. Nella nostra Regione, invece, c’è molta disoccupazione e i ritmi non così frenetici favoriscono già, invece, i contatti umani”.

D’altra parte, la casa madre offre anche un certo margine di libertà ai franchisee, ed è attenta alle esigenze dei punti vendita dislocati nelle varie aree: “Per venire incontro alle richieste della mia zona”, prosegue Cipriano, “posso modificare il tariffario (che, per Felice Incontro, prevede un costo di 775 euro+ Iva per 6 mesi di iscrizione, o di 1400 euro + Iva per 1 anno, a cui va aggiunta un’ulteriore cifra se un incontro sfocia in una relazione o in un matrimonio, Ndr.), abbassando i prezzi e favorendo le iscrizioni”. A conferma di ciò, anche Valeria di Club Di Più: “In genere moduliamo il nostro servizio in base alle esigenze del franchisee e della zona d’apertura, trovando le soluzioni migliori per gli affiliati”.

Un’agenzia per single non significa però solo “matching” tra persone, ma spesso anche organizzazione di feste a tema, incontri dal vivo, viaggi per favorire la socializzazione tra i propri iscritti, con un fitto calendario di appuntamenti come quello di Meeting Italia.

da NEWS.BIANCOLAVORO.IT

Di Margiov