Gio. Nov 21st, 2024

Miscusi, un’azienda di ristoranti specializzata nella pasta, sta aprendo un nuovo format completamente digitale. Entro la fine dell’anno, prevedono di aprire nuovi locali e stanno anche valutando l’opportunità di adottare il franchising. Il nuovo ristorante high-tech, situato in piazza Gae Aulenti 1, avrà 70 posti a sedere su una superficie di 160 metri quadrati. Le parole chiave per questo nuovo locale sono: innovazione, sostenibilità e qualità.

Una delle principali novità di questo Miscusi è l’introduzione dell’ordinazione digitale tramite schermi touch screen, insieme a un servizio veloce che prevede il ritiro al bancone. Nonostante queste innovazioni, il ristorante manterrà gli elementi tipici del brand, come la produzione giornaliera di pasta fresca a vista nel pastificio. Il gruppo Coima, responsabile della gestione del patrimonio immobiliare del quartiere Porta Nuova, ha invitato Miscusi ad aprire in questo spazio poiché li conosceva da tempo e mancava una proposta culinaria basata sulla pasta nel “food district”.

Miscusi è certificata B-Corp e considera la sostenibilità come il fulcro del proprio business. L’azienda si impegna a ridurre le emissioni di CO2 legate all’alimentazione da 3 kg a 1,5 kg al giorno, in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Inoltre, i fornitori di Miscusi emettono l’80% in meno di CO2 rispetto alla media, e ogni negozio è alimentato al 100% da fonti rinnovabili certificate.

Nel 2022, Miscusi ha registrato un fatturato stimato di circa 13 milioni di euro. Con l’apertura di nuovi locali, inclusa questa nuova apertura, e altri in programma, prevedono di raggiungere un fatturato di quasi 17 milioni di euro entro la fine dell’anno. Miscusi ha ricevuto il sostegno continuo degli investitori, tra cui Mip, Picus, Kitchen Fund, oltre a business angel storici. Recentemente, nuovi investitori come Amundi e Gaetano Marzotto hanno contribuito alla raccolta di un round di finanziamento complessivo di 10 milioni di euro.

Con l’apertura di questo nuovo ristorante, Miscusi ha raggiunto un totale di 14 locali, di cui uno si trova all’estero a Covent Garden, a Londra. L’azienda sta valutando le prossime mosse, anche osservando come funzionerà questo nuovo formato digitale che potrebbe essere più facile da esportare. Hanno l’intenzione di accelerare la crescita sia in Italia, tramite canali come centri commerciali, distretti commerciali, viaggi e servizio veloce, sia all’estero.

Miscusi è aperta all’idea di adottare il franchising, soprattutto all’estero. Stanno considerando di collaborare con partner di sviluppo per il “master franchising”. Questa strategia consentirebbe a Miscusi di penetrare in nuovi mercati di cui hanno meno conoscenza. Se si parla di mercati europei come la Spagna o la Germania, l’azienda prevede di utilizzare la vendita diretta aprendo nuovi ristoranti. Se invece si tratta di una strategia di sviluppo al di fuori dell’Europa, l’azienda pensa di affidarsi al master franchising, consentendo ad esperti del mercato locale di sviluppare il brand utilizzando l’ingegneria culinaria di Miscusi.

Lo scorso maggio, Miscusi ha effettuato un investimento nell’insegna di pizzerie Berberè, acquisendo il 23,5% del capitale dell’azienda. Secondo il fondatore, c’è sempre stata una forte sinergia e stima reciproca tra Miscusi e Berberè. Dal punto di vista strategico, condividono fornitori comuni che consentono loro di incrementare in modo significativo i volumi di produzione.

Di Margiov