Ven. Nov 22nd, 2024

saldi-crisiQualcuno ha detto “crisi”? I legnanesi, anche i più oculati, sembrano proprio aver ceduto alle sirene dei saldi: dimentichi dei catastrofismi sulla congiuntura economica, si sono lanciati a briglia sciolta nella corsa allo sconto. Corsa che prosegue anche oggi, con l’apertura straordinaria di molti negozi.

Il centro storico ieri è stato preso d’assalto dal popolo dello shopping a prezzi ribassati: allegre scorribande di gruppi di amiche (perché si sa, il saldo è donna), famiglie nelle quali il matriarcato aveva almeno per un giorno riaffermato i suoi diritti (il saldo, si diceva, è donna) e qualche coppia con una lei di norma estasiata e un lui sbuffante (il saldo, in definitiva, è proprio donna).

Mano al portafogli per tutti, quindi, ma senza dimenticare che il momento resta comunque difficile: lo sfizio del capo griffatissimo scontato del 30% (leggi: borsa da 600 euro che, cara grazia, viene via “solo” con 400) resta sempre un lusso per pochi. Ma un completino intimo a 20 euro, invece, non se lo nega nessuno: i negozi che hanno lavorato di più sono stati quelli di medio livello e le grandi catene in franchising il cui potere di mercato è tale da permettere agli sconti di volare subito fino al 50%, se non oltre.

Nel pomeriggio, davanti a Carpisa – il marchio che commercializza borse, borsette e borsoni, a prezzi effettivamente convenienti – si sono viste vere e proprie code, con tanto di buttafuori alla porta incaricato di mantenere l’ordine tra gli aspiranti acquirenti.

Clientela in delirio anche da Yamamay e Intimissimi – i leader dell’intimo femminile – dove per riuscire a trovare un camerino libero ci voleva un colpo di fortuna o qualche minuto di attesa. A spopolare, insomma, sono state mutande, tanga e costumi da bagno, ma anche abbigliamento, scarpe e borse hanno attirato la loro brava fetta di pubblico. Con un approccio diverso, però: vista la spesa un po’ più sostenuta, anziché l’acquisto compulsivo è prevalso quello premeditato.

Già da settimane i consumatori tenevano d’occhio quel vestituccio o quel sandaletto, curandolo dalla vetrina allo scaffale e sperando di riuscire ad accaparrarselo a metà prezzo. Dopo tanto attendere, l’apertura dei saldi è stata liberatoria: non solo per il pubblico che finalmente si è tolto qualche sfizio, ma anche e soprattutto per i commercianti, da giorni ormai alle prese con una clientela che applicava alla lettera la regola del “guardare e non comprare”.

Gli sconti, insomma, sono una mano santa per tutti: sperando che il trend resti positivo, quasi tutti i negozi del centro resteranno aperti anche oggi, perché una buona giornata di vendite in più val bene una domenica al lago in meno. Resta da vedere quanto spenderanno i legnanesi: secondo le stime di Confcommercio ogni famiglia dovrebbe spendere 243 euro. E c’è chi, ahilui, li ha già bruciati tutti in un pomeriggio.

da LEGNANO NEWS

Di Margiov