Sab. Lug 27th, 2024

Il Centro Studi Confimprese ha pubblicato il Rapporto annuale in collaborazione con Global Strategy, fornendo ai suoi 450 brand commerciali, che contano 90.000 punti vendita e 800.000 addetti, indicazioni sulle strategie di sviluppo da adottare in futuro. Secondo il rapporto, il settore retail sta uscendo dalla crisi post-Covid, con una crescita netta del numero dei punti vendita prevista per il 2023 di 3.000 unità rispetto al 2022, a fronte di 650 chiusure.

Il franchising è una formula distributiva che apre la strada a un’attività su numerosi settori merceologici e permette l’avvio in modo autonomo sotto l’ombrello del marchio dell’azienda. Secondo il Centro Studi Confimprese, il franchising ha giocato un ruolo chiave nella crescita del settore retail e ha permesso di superare le difficoltà causate dalla pandemia.

Le previsioni sono positive anche per l’occupazione, con l’ipotesi di assumere circa 20.000 nuovi dipendenti. I settori in crescita includono la ristorazione (+14%), abbigliamento e accessori (+5%) e “altro retail” (+6%). Tuttavia, la mancanza di personale e di materie prime potrebbe penalizzare lo sviluppo distributivo.

Sei aziende su 10 manifestano rinnovato interesse per i centri commerciali, che si stanno impegnando per diventare luoghi di aggregazione e non solo di consumo, e contrastare l’avanzata dell’e-commerce. Continua il buon andamento dei negozi di prossimità, che rispondono alle nuove abitudini di consumo, stimolate dalla pandemia: comodità e ricerca di punti nel quartiere per i piccoli acquisti.

Il clima di incertezza internazionale frena le nuove aperture, soprattutto nella ristorazione, e le motivazioni delle 650 chiusure previste nel 2023 includono mancati ricavi e affitti troppo alti, oltre a logiche interne alle reti. Tuttavia, il settore retail ha dimostrato una buona tenuta nonostante la crisi, grazie alla forza del marchio, alle economie di scala e alla revisione del rapporto con il consumatore, posto al centro delle strategie di comunicazione.

Di Margiov